Google ritiene che la realtà aumentata offra una migliore esperienza d’uso per l’utente rispetto a quella virtuale
Realtà aumentata e virtuale sembrano concetti molto simili ma ci sono alcune importanti differenze. La prima consiste nel trasferire immagini digitali nel mondo reale mentre la seconda prevede la totale (o quasi) immersione in un ambiente virtuale. Stando a un’indagine condotta da The Information, Google sembra preferire la realtà aumentata. La divisione per la realtà VR guidata dal creatore di Cardboard, Clay Bavor, riterrebbe infatti che visori come Oculus Rift sono troppo ingombranti per essere apprezzati dall’utente medio e l’esperienza risulterebbe eccessivamente isolante.
La preferenza di Google per la realtà aumentata è dimostrata anche dal gran numero di progetti che la riguardano. Oltre a Cardboard, la cui prossima versione potrebbe arrivare prima del previsto, Big G sta continuando lo sviluppo dei Google Glass in ottica business e con il supporto di Lenovo ha realizzato Project Tango, uno smartphone in grado di analizzare gli ambienti e di crearne una copia digitale in tre dimensioni. La stessa strategia è stata adottata anche da Microsoft con i suoi HoloLens, la cui distribuzione al grande pubblico inizierà a breve.