Esri Italia, meno costi e più efficienza grazie alla geografia digitale

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L’industria geospaziale produce un fatturato globale annuo, stimato dalla rivista Geospatial World, pari a 270 miliardi di dollari e le aziende del settore pagano ogni anno salari per oltre 90 miliardi di dollari.

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Sono 350.000 le organizzazioni, 6 milioni gli utenti nel mondo, di cui 100.000 in Italia, che usano ArcGIS di Esri producendo ogni giorno 150 milioni di nuove mappe. È stato calcolato che grazie al GIS le aziende risparmiano il 30% sui costi operativi. Il 74% degli adulti utilizza il proprio smartphone per ottenere informazioni geolocalizzate. L’80%dei dati ha una componente geografica.

Sono alcuni dei dati emersi oggi durante l’inaugurazione della Conferenza Esri Italia 2016, l’appuntamento più importante del settore che riunisce ogni anno aziende, amministratori pubblici, esperti per fare il punto sullo stato dell’arte delle tecnologie geospaziali e le loro applicazioni. La Conferenza quest’anno ospita per 2 giorni 138 relatori, 40 eventi tematici, workshop tecnologici, espone 31 poster digitali interattivi e ha allestito il GeObservatory, un’area d’interazione multimediale che consente d’immergersi nel mondo della geografia digitale: una mostra virtuale per sperimentare l’utilità delle mappe interattive e le loro applicazioni.

“La geografia digitale è una delle chiavi dei processi di trasformazione digitale e delle strategie di aziende private e pubblica amministrazione, producendo un risparmio sui costi operativi del 30%”, ha commentato Bruno Ratti presidente di Esri Italia, azienda leader nelle soluzioni geospaziali, aprendo la Conferenza che quest’anno dedicata al tema La geografia nell’era della trasformazione digitale: dal GIS alla Location Platform. “Non c’è aspetto della nostra vita in cui la geografia digitale non giochi un ruolo fondamentale. Lo dimostra anche la crescita del mercato di prodotti e servizi per la geolocalizzazione nel mondo anche durante la crisi”.

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I GIS, i Geographic Information System, consentono agli utenti di migliorare le analisi sul territorio, gestire il patrimonio informativo su tutti i sistemi aziendali, accedere alle informazioni in qualsiasi momento e da qualsiasi dispositivo, realizzare mappe interattive con nuovi strumenti e nuovi contenuti, prendere decisioni più rapide ed efficaci, condividere le informazioni con le squadre operative. Dalla ricerca di un ristorante alla mappatura della diffusione di un virus, dall’individuazione di un guasto alla rete elettrica al monitoraggio delle buche sul manto stradale o dell’inquinamento in città: le mappe possono aiutarci a raccontare una storia, essere usate dalla protezione civile in caso di calamità naturali, per regolare il transito nei porti, il traffico cittadino, per decidere dove è più conveniente avviare un’attività commerciale o irrigare risparmiando acqua.

La Location Platform è, per Esri, la nuova declinazione di questa tecnologia che trasforma il suo ArcGIS, prodotto leader del mercato, da sistema per specialisti a piattaforma abilitante per la trasformazione digitale, in grado di gestire, creare e condividere informazioni geografiche in ogni momento, ovunque e su qualsiasi dispositivo.

“Le tecnologie GIS, sempre più sofisticate, e sempre più performanti, sono pronte ormai per il salto di qualità che le porti fuori dagli uffici tecnici verso ogni settore all’interno di aziende e amministrazioni pubbliche – ha aggiunto Emilio Misuriello, nuovo AD di Esri Italia – e consentono ormai di raccogliere, analizzare, visualizzare e gestire tutte le informazioni del territorio su ogni dispositivo in qualunque momento. Gli ambiti di applicazione, le novità tecnologiche, i dati del settore e le potenzialità di sviluppo di questi strumenti ci danno l’idea di un mercato in forte espansione. D’altra parte il risparmio che deriva dalla trasformazione digitale in chiave geografica è tale che ogni azienda e ogni amministrazione ha interesse a velocizzare questo processo, essere chiamato alla guida di un’azienda al centro di un fenomeno così radicale è davvero stimolante”.

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