Presentata a Dublino alla conferenza Hadoop Summit
Engineering lancia Knowage, la nuova suite open source di business analytics per la valorizzazione del patrimonio dati, anche in relazione a sorgenti informative esterne ed eterogenee, cogliendo in pieno il significato del fenomeno dei big data. La suite Knowage viene presentata oggi a Dublino, all’edizione europea della conferenza Hadoop Summit.
La suite si compone di diversi prodotti specializzati per ambito analitico, integrabili tra loro per garantire una completa e flessibile copertura dei requisiti dell’utente, anche nella modalità di fruizione, essendo disponibile in modalità onpremise, as-a-service ed in cloud.
Knowage consente la realizzazione di analisi avanzate e visualizzazioni personalizzate sui propri dati in completa autonomia, permettendo di combinare con tecniche di mash-up e data federation le sorgenti tradizionali e strutturate, con quelle più innovative dell’ecosistema Hadoop e del mondo NoSQL.
La possibilità di legare fonti informative differenti è il presupposto all’applicazione di metodologie all’avanguardia per analisi non solo descrittive, ma anche diagnostiche, predittive e prescrittive, attraverso strumenti di data/text mining basati su algoritmi di machine learning e statistiche avanzate.
Knowage è una soluzione fruibile da diverse tipologie di utenti, poiché offre un’ampia gamma di strumenti modulabili sulle proprie esigenze e sulle competenze dei singoli: dai decision-maker che necessitano di informazioni chiare, precise e puntuali, agli utenti più operativi inclini all’analisi in autonomia, ai data scientist che operano per cicli incrementali di ipotesi e verifica.
“Con il lancio di questa nuova linea di prodotti, siamo fieri di rimarcare il nostro costante impegno e contributo al comune patrimonio open source, nonché la nostra forte conoscenza delle tematiche inerenti la business analytics; Knowage è anche il frutto di investimenti consapevoli nel territorio dei big data, dove la scommessa è ormai la capacità di dare valore ai dati possibili, non più la possibilità di procurarli”, dichiara Orazio Viele, CTO di Engineering.