Un quarto dei cittadini dell’UE di età compresa tra i 15 e i 24 anni ammette di aver utilizzato intenzionalmente fonti illegali per accedere a contenuti online negli ultimi 12 mesi.
La maggior parte dei giovani afferma di farlo perché gratis o più conveniente che accedere a contenuti provenienti da fonti legali. Questo è quanto emerge da una nuova ricerca realizzata dall’Ufficio dell’Unione europea per la proprietà intellettuale (EUIPO), che ha intervistato giovani in ciascuno dei 28 Stati membri dell’UE.
Film e serie TV risultano i tipi di contenuti provenienti da fonti illegali ai quali i giovani hanno avuto maggiormente accesso, seguiti da musica e giochi.
Quasi uno su quattro degli intervistati ritiene che accedere a contenuti digitali da fonti illegali per uso personale non costituisca niente di irregolare, e un terzo ritiene che i contenuti da fonti illegali siano più facili da trovare e di più rapido accesso rispetto a contenuti provenienti da fonti legali.
Sei su dieci giovani europei affermano che smetterebbero di utilizzare fonti illegali per accedere a contenuti digitali, se fossero disponibili contenuti da fonti legali a condizioni più accessibili.
La ricerca mostra anche una netta differenza di atteggiamento tra i giovani che accedono illegalmente a contenuti digitali e quelli che acquistano prodotti contraffatti online.
Solo il 12 % degli intervistati ha affermato di aver acquistato intenzionalmente prodotti contraffatti online negli ultimi 12 mesi, per lo più abbigliamento, accessori e calzature contraffatti, e la metà di essi ha affermato di averlo fatto perché più economico rispetto all’acquisto del prodotto originale.
Tuttavia, la stragrande maggioranza dei giovani non acquista prodotti contraffatti online. Oltre la metà di tutti gli intervistati afferma di non fidarsi dei siti che vendono prodotti contraffatti e il 20 % dice di aver paura che i propri dati vengano utilizzati in modo improprio, qualora effettuino un acquisto.
António Campinos, direttore esecutivo dell’EUIPO ha affermato: “Il presente studio ci aiuta a capire i giovani nativi digitali, a esplorare come si comportano online e a misurare la portata della sfida rappresentata dal cambiamento dei loro atteggiamenti. Sono fiducioso del fatto che questo studio sosterrà i nostri sforzi collettivi volti a sviluppare iniziative di educazione e sensibilizzazione in materia di PI significative per i giovani europei e che esso fornisca informazioni preziose per i responsabili delle politiche”.
Secondo i risultati della ricerca:
· In Francia l’11 % dei giovani ha acquistato intenzionalmente prodotti contraffatti online negli ultimi 12 mesi, mentre il 34 % ha utilizzato intenzionalmente fonti illegali per accedere a contenuti online.
· Nel Regno Unito il 10 % dei giovani ha acquistato intenzionalmente prodotti contraffatti online negli ultimi 12 mesi, mentre il 19 % ha utilizzato intenzionalmente fonti illegali per accedere a contenuti online.
· In Italia il 9 % dei giovani ha acquistato intenzionalmente prodotti contraffatti online negli ultimi 12 mesi, mentre il 21 % ha utilizzato intenzionalmente fonti illegali per accedere a contenuti online.
· In Spagna il 19 % dei giovani ha acquistato intenzionalmente prodotti contraffatti online negli ultimi 12 mesi, mentre il 33 % ha utilizzato intenzionalmente fonti illegali per accedere a contenuti online.
· In Germania l’8 % dei giovani ha acquistato intenzionalmente prodotti contraffatti online negli ultimi 12 mesi, mentre il 18 % ha utilizzato intenzionalmente fonti illegali per accedere a contenuti online.
La ricerca attuale, i cui risultati sono stati diffusi dall’Osservatorio europeo sulle violazioni dei diritti di proprietà intellettuale, fa seguito a uno studio, intitolato “Cittadini europei e proprietà intellettuale: percezione, consapevolezza e comportamento”, che ha rilevato gli atteggiamenti dei cittadini dell’UE nei confronti della proprietà intellettuale.
Tale studio, il primo del suo genere in Europa, ha mostrato che i cittadini di età compresa tra i 15 e i 24 anni erano coloro che assumevano atteggiamenti più tolleranti in materia di contraffazione e download illegale. La relazione odierna è stata commissionata dall’EUIPO per capire meglio come i giovani cittadini dell’UE si comportano online ed esplorare i principali fattori trainanti e le principali barriere che li spingono ad acquisire contenuti online e prodotti fisici, sia legalmente che illegalmente.