Oggi, nel 2006 arrivava il primo cinguettio di Jack Dorsey che oggi vive un periodo di stallo
All’inizio si chiamava Twttr e chiedeva ai suoi utenti “cosa stai facendo”, un po’ il verso al “cosa stai pensando” di Facebook. Esattamente il 21 marzo del 2006 Jack Dorsey, co-fondatore della piattaforma, lanciava il suo primo messaggio compreso, forse, dalla massa solo qualche anno più tardi. Solo un paio di anni fa il mondo ha capito il potenziale reale del servizio, diventato nel frattempo un’app per tutti i sistemi operativi mobili, che ha presto spodestato gli rss feed per comunicare notizie ed eventi dell’ultimo minuto. Tutte le principali testate al mondo oggi utilizzano Twitter le cosiddette “breaking news” ma anche gli utenti più famosi lo sfruttano per mostrare a tutti la loro vita.
I numeri odierni
In molti affermano come Twitter sia già in una fase calante della sua storia decennale. Il motivo? Gli ultimi dati ufficiali parlano di uno stallo nella crescita degli utenti attivi dal secondo trimestre del 2015 (siamo a 320 milioni). Ma, notizia peggiore, dal novembre del 2013 Twitter ha perso il 50% del valore delle sue azioni, cosa che ha spinto (con molta probabilità) moli dirigenti ad abbandonare la nave prima di un affondo prematuro. Nonostante ciò Dorsey assicura azionisti e iscritti, spiegando come l’obiettivo del microblog è sopravvivere almeno altri 14 anni, per arrivare al 2030, un obiettivo difficile, non impossibile.