Mobilità, sicurezza e produttività sono i tre concetti cardine dell’ottimizzazione tra Windows 10 e i processori Core vPro di sesta generazione
Tastare il polso al tessuto imprenditoriale italiano a seguito dell’arrivo di Windows 10 e dei processori Intel Core vPro. Ci ha pensato IDC, con una ricerca commissionata da Microsoft e Intel. E i risultati confermano la spinta al rinnovamento tecnologico, dovuta alla crescente necessità di trasformazione digitale: su tutto, emerge come la tecnologia sia sempre più al centro del business delle aziende italiane come abilitatore di processi di ottimizzazione del tempo, in un’ottica di produttività, di sicurezza e di snellimento dei flussi di lavoro.
Mobility al centro
Il nucleo centrale della trasformazione in atto è però rappresentato dalla mobility: i risultati della ricerca evidenziano infatti come il 43% delle realtà intervistate abbia già implementato una strategia mobile e come una su tre (per l’esattezza il 34%) sia in fase di implementazione. Per questo, all’interno di un processo evolutivo che vede strettamente legati business e IT, le imprese considerano prioritario il tema della sicurezza, che deve evolvere di pari passo con la tecnologia, ma anche con le esigenze di accesso alle informazioni aziendali. Un’azienda su tre, tra quelle che hanno adottato una strategia mobile, rivela infatti di essere consapevole della necessità di rendere sicuri sia i dispositivi sia l’accesso alle informazioni, garantendo la sicurezza dei dati senza limitare la produttività.
Funzionalità per il mondo business
“Maggiore produttività, migliore gestione di dati e persone in ambito mobile, sicurezza: se si guarda all’ambito delle aziende, cioè del mondo business, sono questi i tre punti chiave principali che hanno ispirato lo sviluppo di Windows 10”, spiega a Data Manager Evita Barra, Direttore della Divisione Windows di Microsoft Italia, nel corso dell’evento “Intel Business Summit 2016”, tenutosi a Milano a metà marzo. E se “emerge anche l’esigenza di gestire il tutto con un numero minore di device, visto che oggi in media un lavoratore in azienda dispone di 2,5 dispositivi, che significa che quasi tutti hanno smartphone, tablet e notebook”, prosegue Evita Barra, “è anche necessario far sì che tutto funzioni nella migliore maniera possibile, ed è per questo che le nostre nuove tecnologie, unite ai nuovi processori Intel Core vPro di sesta generazione, abilitano Windows 10 a realizzare tutte le funzionalità desiderate anche dal mondo business”.
I nuovi Core vPro
In effetti, le novità e le funzionalità aggiuntive dei nuovi processori Intel, evidenziate durante l’evento da Carmine Stragapede, Direttore Generale di Intel Italia, non sono poche, a cominciare da alcuni dati, come il fatto che le prestazioni sono fino a 2,5 volte superiori, la batteria dura tre volte di più e le prestazioni grafiche sono maggiori di 30 volte rispetto a un sistema di cinque anni fa. Ma non solo: i Core vPro di sesta generazione dispongono di Authenticate, una soluzione di autenticazione a più fattori, ottimizzata via hardware, che rafforza la protezione delle identità, mentre non mancano le nuove funzionalità dell’applicazione Unite, strumento avanzato di collaborazione per sale riunioni, che integrando Skype for Business offre capacità audio e video ottimizzate.
Propensione all’innovazione
Non stupisce quindi che, nella ricerca condotta da IDC, il 50% delle aziende intervistate abbia espresso un giudizio favorevole in merito all’adozione di Windows 10, anche perché quasi il 40% (per la precisione il 38%) ritiene fondamentale l’aggiornamento continuo e costante per mantenere protetta la propria infrastruttura IT. A corollario, è stato notato un incremento della propensione ad anticipare l’aggiornamento al sistema operativo (70% tra chi ancora non lo ha adottato), con l’eventuale abbinamento al rinnovo del parco hardware (20%). “È interessante notare che le aziende italiane sono più propense a innovare di quanto ci si potrebbe aspettare, e questo si riflette puntualmente sul livello di adozione di Windows 10 in azienda, che ci sta dando molte soddisfazioni”, conclude Evita Barra. Microsoft non rilascia dati disaggregati, ma spiega genericamente che attualmente la percentuale di Windows 10 sul totale dei sistemi operativi è al 23,2%.