Faster, fitter, better: l’impatto della tecnologia sul mondo dello sport

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A cura di Bernardo Centrone, Country General Manager – Southern & Central Europe at Orange Business Services

I dispositivi indossabili (i cosiddetti wearable), le comunicazioni Machine to Machine (M2M) e l’Internet of Things (IoT) hanno già un impatto su molti ambiti della vita quotidiana – e tutto fa pensare che la loro influenza non farà che crescere. Ma sapevate che stanno anche contribuendo a trasformare lo sport agonistico?

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Nella vita quotidiana, soluzioni indossabili e IoT apportano benefici in termini di tempo, convenienza, efficienza e impatto positivo sull’ambiente. I sistemi intelligenti dentro casa, sul posto di lavoro e nelle auto connesse ci stanno aiutando a gestire meglio la nostra vita, a essere più produttivi e anche più al sicuro. L’impatto nel mondo dello sport, però, può essere ancora più radicale: dispositivi indossabili, sistemi di monitoraggio e sofisticati strumenti di analisi dei dati sono in grado di fornire quei “guadagni marginali” che possono assicurare una vittoria.

Il crossover tra sport & affari

Nel mondo degli affari, le organizzazioni sono sempre alla ricerca di tecnologie per ottimizzare le operazioni, migliorare l’efficienza e aumentare la produttività – e questo è sempre più vero anche nello sport. I dispositivi indossabili e gli strumenti di analisi dei dati stanno aiutando gli atleti e gli sportivi a limare alcuni secondi di tempo, a ridurre i tempi di recupero, a prevenire gli infortuni.

Fino a non molto tempo fa, il dispositivo principale per misurare la performance sportiva era il cronometro. Facciamo un confronto con adesso, quando la National Football League (NFL) degli Stati Uniti ha di recente implementato sistemi che analizzano i dati a un livello davvero microscopico. Ogni giocatore della NFL sarà dotato di sensori RFID e ogni stadio conterrà 20 ricevitori per tenere traccia e registrare il movimento, la velocità, la posizione e la distanza percorsa campo di ogni giocatore – il tutto reso possibile da posizione GPS e software di analisi dei dati.

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La NFL è sempre stato un ambito sportivo che si affidava molto alle statistiche, ma le nuove tecnologie porteranno questa tendenza a un livello completamente nuovo. Uno studio condotto nel 2013 aveva equipaggiato 2.000 giocatori con tag RFID in 18 stadi. Nel corso della stagione sono stati misurati, monitorati e raccolti per l’analisi più di 1,7 miliardi di coordinate dei giocatori. Questo ha permesso agli  allenatori di individuare le posizioni dei giocatori e le distanze percorse, e successivamente identificare aperture perse, rotte inesplorate e scontri impari imprevisti. Per la prossima stagione, i chip RFID saranno utilizzati in campi di addestramento per monitorare gli sforzi dei giocatori, con l’obiettivo di ridurre al minimo le lesioni dei tessuti molli.

Ruote all’interno delle ruote

Il ciclismo è un altro sport che ha tratto grandi benefici dal M2M e dalla tecnologia indossabile. Anche in questo caso, il meccanismo in uso è la raccolta in tempo reale dei dati del ciclista, questa volta con sensori GPS impiantati nei seggiolini e contatori. Questo monitoraggio dei dati in tempo reale restituisce la velocità di ciascun pilota, quanto vicino sono agli altri concorrenti e la loro esatta posizione in gara e su strada – in più, i ciclisti stessi indossano monitor che inoltrano dati biologici chiave, come ad esempio frequenza cardiaca e potenza, al loro team.

Strava è una piattaforma che sfrutta i dispositivi indossabili, il GPS e le comunicazioni e li estende anche agli sportivi dilettanti. Mette in collegamento atleti in tutto il mondo e permette loro di competere l’uno con l’altro, monitorando i percorsi in bicicletta e di corsa tramite GPS su dispositivi mobili, e aiuta ciclisti e corridori ad analizzare e quantificare le prestazioni. Inoltre, apporta anche un elemento di comunità sociale, incoraggiando gli atleti a impegnarsi in un miglioramento continuo. Gli utenti possono anche seguire i ciclisti professionisti attraverso il sito per monitorare il regime di vita e di allenamento di un professionista – qualcosa che molti ciclisti amatoriali sostengono fornisca grande motivazione.

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Il rugby emerge dalla mischia

Nel corso della recente Rugby World Cup abbiamo visto l’impiego di strumenti connessi per migliorare le prestazioni e ridurre il rischio di lesioni. Tutti i giocatori sono stati dotati di sensori inseriti nelle loro maglie che monitoravano parametri fisici come frequenza cardiaca, respirazione e temperatura corporea durante una partita, inoltrando tutti questi dati tramite tecnologia M2M. Il risultato ha avuto un impatto positivo sullo stato di forma fisica e sui tempi di recupero, contribuendo a prevenire lesioni e addirittura malattie.

Esiste un nuovo sistema che utilizza sensori, valori di pressione, giroscopi e magneti per misurare l’angolo, la velocità e la forza con cui vengono placcati i giocatori in campo. Questa tecnica ha lo scopo di contribuire a ridurre le lesioni per quando possibile e in particolare di consentire ai medici di diagnosticare una potenziale lesione cerebrale più rapidamente che mai.

Anche il calcio scende in campo

Persino il calcio si accinge ad abbracciare la tendenza dei wearable, con sistemi simili per valutare e migliorare la forma fisica, le prestazioni, il recupero e addirittura il processo decisionale – anche se per il momento, solo in allenamento. Sul campo, nel calcio professionale l’unica tecnologia rimane, almeno per il momento, limitata alla porta che utilizza sensori per determinare se la palla ha attraversato la linea. Questi sensori sono collegati a uno SmartWatch indossato dal direttore di gara, che lo informa in tempo reale se assegnare una rete.

Il Calcio non è estraneo ad analisi approfondite. Prozone è una tecnologia che si è diffusa nel gioco. Si tratta di un software per il tracking di un giocatore che utilizza più telecamere attorno a un campo e poi emette una mappa bidimensionale e l’animazione di una partita, offrendo una visione al microscopio senza precedenti sui movimenti del giocatore e la sua efficienza. 19 dei 20 club di Premier League inglese oggi utilizzano Prozone e ciascuno ha un team di analisti di performance che estraggono i dati raccolti per migliorare le prestazioni dei giocatori e della squadra – la tecnologia viene utilizzata per ottenere un vantaggio competitivo.

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Il calcio amatoriale sta sfruttando i benefici della tecnologia: StatsOne è un’applicazione gratuita per Club e giocatori dilettanti ed è stata progettata per dare loro un potere di analisi dei dati simile a quello delle versioni pro. I giocatori sono ripresi durante il gioco e vengono raccolti circa un migliaio di dati per successive analisi. Come negli altri casi, il risultato auspicato è quello di migliorare le prestazioni, ridurre gli errori e aumentare le percentuali di successo di passaggio, tiro e così via.

Non c’è limite a quello che la tecnologia consente di fare. La maggior parte degli sport sembrano destinati a beneficiare della tecnologia wearable e dei dispositivi abilitati per M2M, supportati da strumenti di analisi dei dati e software – consentendo una vera e propria “messa a punto” di giocatori e atleti per renderli più veloci, più in forma, più costanti… insomma, migliori.