Facebook si arrende al Fisco UK

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Facebook si accorda con il Fisco britannico e restituirà il 20% dei profitti nel Paese come risarcimento per le tasse non pagate

Dopo Google, anche Facebook è costretta a scendere a patti con l’erario britannico. Il social network è stato accusato di aver deliberatamente spostato la sua sede fiscale in Irlanda per sfruttare una tassazione favorevole. L’accordo rientra nell’ambito delle nuove regole internazionali stabilite dall’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE). Facebook è riuscita a pagare nel Regno Unito appena 4.200 sterline di tasse grazie a questo stratagemma. L’accordo fra il Fisco britannico e l’azienda di Menlo Park, che presto inserirà le news all’interno della sua chat Messenger, prevede che quest’ultima corrisponda all’erario il 20% dei ricavi prodotti nel Regno Unito e che la fatturazione passi da Facebook Ireland a Facebook UK. L’accordo diverrà operativo a partire da gennaio 2017. La notizia della resa del social network nei confronti del Fisco britannico arriva dopo l’apertura di un’indagine da parte dell’Antitrust tedesco in merito alle condizioni di utilizzo della piattaforma.

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Anche Google, come molte altre aziende del web statunitensi, è stata accusata di pagare tasse irrisorie a fronte di ricavi a otto cifre. Big G, il cui numero uno per l’Europa ha dichiarato di non conoscere il suo stipendio durante l’interrogazione parlamentare sull’argomento, alla fine sarà costretta a risarcire il fisco con 172 milioni di euro. In Italia Apple dovrà invece corrispondere all’erario circa 318 milioni di euro su un imponibile eluso stimato di 11 miliardi di euro.

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