ExoMars è partita: l’Europa sogna Marte

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Partita alle 10.31 italiane la missione che porterà la sonda TGO sul pianeta rosso. Nel 2018 l’arrivo del primo rover continentale

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La novità non è l’aver invito una navicella su Marte. La novità è che, dopo gli USA, ad arrivare sul pianeta rosso è l’Europa, attraverso il lavoro dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA). Due gli obiettivi del progetto ExoMars. Il primo è quello partito oggi, che prevede appunto l’atterraggio della sonda Trace Gas Orbiter, che ha il compito di analizzare la formazione biologica di Marte, non solo per scovarne esseri viventi quanto per capire come sia cambiata la sua natura e in che modo possa cambiare con il passare del tempo, magari adattandosi alla presenza dell’uomo.

Il sogno è realtà

La sonda TGO è un satellite che orbiterà intorno a Marte comunicando sia con la Terra che con Schiapparelli, il modulo di ExoMars che rimarrà sul suolo marziano. TGO è composta da quattro strumenti diversi che analizzeranno l’atmosfera, le variazioni di temperatura e stagionali di Marte per capire come il clima cambi a causa di diversi parametri. La seconda missione comincerà nel 2018 è vedrà la discesa sul pianeta di un rover, simile a quello inviato dalla NASA, con il compito di raccogliere materiale informativo solcando direttamente il terreno del mondo oscuro, ampliando la conoscenza che oggi ne abbiamo grazie a Spirit e Opportunity, i due rover presenti su Mate dal gennaio del 2004 e con cui i tecnici sono rimasti in contatto fino al maggio del 2011, data in cui la missione è stata dichiarata conclusa. La missione ExoMars, dopo il fallimento di Beagle 2 nel 2003, è fondamentale perché potrebbe rappresentare il debutto su Marte di un manufatto europeo.

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