Domino ha modellato un robot ad uso militare per rimpiazzare il ragazzo che consegna le pizze. Ma difficilmente ci riuscirà
Una delle paure più grandi dei detrattori della robotica e dell’Intelligenza Artificiale è che, prima o poi, tutti verremo rimpiazzati dagli automi. Non si tratta solo delle professioni più automatiche, quelle che davvero rischiano di sparire per l’avvento di sistemi computerizzati avanzati, ma anche di lavori più complessi che, fino ad oggi, non sembrava potessero rischiare sull’esclusività del genere umano. E invece il panorama è destinato a cambiare, almeno questo è ciò che pensa Domino, l’azienda che ha già contribuito a cambiare il mondo della consegna delle pizze.
Limiti evidenti
Ora l’azienda ha presentato DRU – Domino’s Robotic Unit (Unità Robotica di Domino), un prototipo che si prefigge l’obiettivo di capire come, e su che distanza, un automa può vagare da solo per la città, svolgendo un compito apparentemente semplice ma in realtà abbastanza complesso. DRU consegnerà le pizze in un’area di test, viaggiando alla velocità massima di 20 chilometri all’ora. Derivato da una tecnologia militare, il robot può evitare e aggirare gli ostacoli grazie ad un sistema sensoriale basato su laser. Nonostante rappresenti un esempio dei passi in avanti compiuti dalla robotica, difficilmente DRU potrà essere utilizzato nel quotidiano per consegnare pizze o altri generi di alimenti. I motivi sono diversi. Prima di tutto la limitata autonomia del mezzo, che avrebbe bisogno di essere ricaricato periodicamente nel corso di una singola serata lavorativa. Poi la velocità davvero ridotta, che aumenterebbe (fin troppo) i tempi per la consegna e poi l’assenza (almeno secondo le prime informazioni) di un sistema di sicurezza che eviti di danneggiare o rubare l’unità, che sarebbe una preda fin troppo ambita all’interno del quartiere.