Una corte statunitense ha confermato che il Dipartimento della Difesa è solito ingaggiare studenti per cercare di violare il popolare browser
La storia non è di certo nuova, almeno nel modus operandi. Il governo USA, nello specifico il Dipartimento della Difesa, ha pescato ampiamente tra i migliori studenti del Carnegie Mellon University per convincerli a supportare le operazioni di hacking di Tor, il popolare browser per navigare in anonimato. Lo ha rivelato un report del Guardian che ha scritto come alcuni studenti erano arrivati a fasi avanzate del tentativo di violare le misure di sicurezza del software, un avversario ostico anche per i tecnici della National Security Agency.
Partnership di valore
Una delle attività che avrebbero beneficiato del supporto degli studenti sarebbe quella che ha portato alla chiusura di Silk Road 2, il famigerato mercato clandestino di sostanze illegali, già messo fuori uso una prima volta e poi rinato dalle ceneri nel 2015. Grazie agli universitari, l’FBI avrebbe ottenuto l’indirizzo di un membro dello staff dell’e-commerce, citato poi in giudizio dai federali stessi. La notizia dell’utilizzo di studenti per portare a termine operazioni delle agenzie connesse al governo degli Stati Uniti non deve sorprendere. Proprio il Dipartimento della Difesa USA è uno dei maggiori investitori dell’Università, a cui versa circa il 24% del budget annuale, stanziato per la ricerca. Non a caso il ramo operativo del Carnegie è il Software Engineering Institute, un centro di ricerca e sviluppo sponsorizzato dalla Difesa, con uffici a Pittsburgh, Pennsylvania, Arlington, Virginia, e Francoforte.