Samsung ha brevettato un lettore delle vene per consentire l’autenticazione su smartwatch
Samsung è l’azienda con più brevetti nel settore del wearable computing e non smette di sfornarne di nuovi. L’azienda coreana ha depositato una tecnologia per l’autenticazione dedicata agli smartwatch che permetterà di superare la classica password o i più recenti lettori di impronte digitali o dell’iride. I futuri orologi intelligenti di Samsung saranno in grado di analizzare le vene della mano per permettere l’accesso alle funzioni del device.
L’azienda coreana, che sta valutando di portare alcune delle sue app su iOS, sta quindi pensando di integrare un sensore biometrico delle vene per l’autenticazione sui suoi smartwatch. Questa tecnologia analizza il palmo della mano dell’utente e una volta assicuratasi che si tratti effettivamente del proprietario del device gli consentirà di utilizzarlo. Il sensore potrebbe essere utilizzato non solo per accedere al dispositivo ma anche per confermare transazioni di denaro o acquisti online.
La lettura delle vene può sembrare un’incredibile novità ma in realtà anche altre aziende l’hanno sperimentata con successo. Fujitsu, ad esempio, ha inserito uno scanner biometrico PalmSecure nei suoi notebook e lo utilizza proprio per impedire l’accesso a persone non autorizzate. Ovviamente non c’è certezza che questa tecnologia sarà effettivamente realizzata da Samsung, che fra qualche giorno presenterà il top di gamma Galaxy S7 al MWC 2016.