D-Orbit ottiene 2 milioni di euro con Horizon 2020 – SME Instrument

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Un passo in più verso l’ultima frontiera

La Commissione Europea ha conferito a D-Orbit, start-up incubata a ComoNExT, €2 milioni nel recente round del Programma Horizon 2020 – SME Instrument, consentendo alla startup italiana di accelerare l’introduzione del proprio prodotto di successo sul mercato internazionale.

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D-Orbit è cresciuta enormemente solamente nell’ultimo anno, avendo chiuso vari round d’investimento nei mesi scorsi. L’Amministratore delegato Luca Rossettini sottolinea l’importanza di questa nuova opportunità nel proporre prodotti più competitivi ai propri clienti in rispetto alle normative vigenti in termini di debris mitigation, in modo da permettere un utilizzo dello spazio più profittevole, durevole e sicuro.

“Per D-Orbit questa premiazione significa aumentare le proprie risorse interne, ridurre i tempi di go-to market e porre delle solide basi per la prossima fase dello SME Instrument in cui contiamo che sarà possibile vedere il nostro prodotto utilizzato proprio in uno delle missioni spaziali istituzionali promosse dalla Commissione Europea, ” afferma Luca Rossettini. “Lo spazio sta cambiando e lo spostamento sempre più marcato verso un utilizzo commerciale deve andare di pari passo con la riduzione dei costi e dei rischi. “

Tra le numerose proposte candidate nella categoria Spazio, D-Orbit è stata l’unica vincitrice del settore. Il finanziamento coprirà le spese interne per ottimizzare e commercializzare il dispositivo decommissioning di D-Orbit capace di rimuovere lanciatore e satelliti a fine vita e deorbitarli in modo rapido e sicuro, garantendo un’efficace riduzione della contaminazione di detriti spaziali nelle orbite più essenziali ai servizi globali.

Dal 2011, D-Orbit ha come obiettivo di diventare leader nella progettazione e produzione di piattaforme satellitari innovative e soluzioni per la non proliferazione dei detriti spaziali. La missione di D-Orbit è di prevenire l’aumento sistematico della concentrazione di oggetti fuori controllo nello spazio, promuovendo un futuro proficuo e sostenibile per l’industria spaziale e contribuendo allo stesso tempo a un ambiente più sicuro per le prossime missioni.

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