Apple vs Fbi: la Mela rafforza la sicurezza di iPhone

La sicurezza informatica è uno sport di squadra

Apple starebbe rinforzando la sicurezza dei suoi iPhone per renderli impenetrabili alle agenzie governative

Apple passa al contrattacco nei confronti dell’Fbi. Dopo l’ingiunzione che le impone di sbloccare l’iPhone di uno degli attentatori della strage di San Bernardino, la Mela ha puntato i piedi e ha deciso di non creare un’apposita versione di iOS che permetterebbe al bureau di accedere ai dati contenuti nel terminale. Nonostante le rassicurazioni del direttore dell’Fbi James Comey, che ha dichiarato che la volontà del governo non è quella di ottenere una backdoor per i dispositivi della Mela, l’azienda di Cupertino ritiene che questo tipo di operazione creerebbe un “pericoloso precedente” e ha accusato l’Fbi di aver chiesto lo sblocco di altri 9 iPhone oltre a quello del terrorista. Oggi il New York Times, citando alcune fonti vicine ad Apple, afferma che la Mela sta ulteriormente rafforzando il suo sistema di sicurezza rendendolo praticamente impenetrabile.

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Nel frattempo il CEO di Apple, Tim Cook, ha nuovamente parlato dello scontro con l’Fbi durante un’intervista alla ABC. Il numero uno di Cupertino ritiene che lo sblocco di un iPhone sarebbe “una cosa cattiva per l’America”. “Alcune cose sono difficili, alcune cose sono giuste e alcune cose sono entrambe le cose. Questa è una di quelle”, ha detto Cook.  “Il mondo non è perfetto – aggiunge il CEO – So che si parla molto di questo caso come di uno scontro tra privacy e sicurezza. Ma è semplicistico e non è vero. Questo caso riguarda la sicurezza pubblica. Dentro gli smartphone che ognuno porta con sé ci sono più informazioni su ciascuno di noi che in qualsiasi altro dispositivo o in qualsiasi altro posto”. Cook infine si è detto disposto a portare il caso fino alla Corte Suprema per decidere definitivamente se nel nome della sicurezza nazionale è lecito violare la privacy di alcuni.

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