In arrivo una berlina e un crossover elettrico basate sulla piattaforma di gestione interna. Ma c’è l’incognita batteria
Si fa un gran parlare di auto senza pilota in questo 2016 appena cominciato ma il presente dell’automotive è prettamente elettrico. Qui infatti si concentrano le strategie dei più famosi brand al mondo, tutti costretti a rincorrere, almeno nelle idee, il pioniere del campo: Tesla Motors. La compagnia di Elon Musk, che ha contribuito a dare un forte scossone al mercato dei veicoli elettrici, dovrebbe presentare tra poco più di un mese la nuova Model 3, declinata però in due versioni: berlina e crossover.
Cosa c’è di vero
La mossa contribuirebbe ad accrescere la fetta di estimatori del costruttore, che in questo modo rivolgerebbe le proprie attenzioni a pubblici diversi, con esigenze (e portafogli) differenti. Cosa c’è di vero in tutto ciò? Difficile dirlo anche se i piani dell’azienda sembrano essere proprio quelli di differenziare le sue vetture, per cominciare ad allargarsi seriamente sul mercato. Nel recente passato Elon Musk aveva twittato un messaggio sulla possibilità che Model 3 potesse chiamarsi anche Model Y, e non pare allora così strano che entro l’anno Tesla possa presentare sia un Model 3 (berlina) che un Model Y (crossover), basati sulla stessa piattaforma di sviluppo. Certo la versione crossover richiederà un lavoro non da poco per l’azienda, soprattutto se si guarda all’autonomia, vero tallone d’Achille della declinazione elettrica di un veicolo classico. Secondo il sito specializzato Electrek, i prossimi modelli potrebbero essere equipaggiati con un modulo da 80kWh o addirittura 90kWh, che permetterebbero di andare ben oltre l’attuale autonomia di Model S e X, pari a circa 380 chilometri.