Skynet contro l’uomo: un gruppo di scienziati avverte il mondo

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Secondo il consiglio di sicurezza del team Atomic Scientists, l’umanità è vicina alla distruzione per colpa delle innovazioni tecnologiche

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Una lettera indirizzata a “tutti i leader e cittadini del mondo” per avvertire dell’imminente catastrofe che incombe sulle nostre teste. No, non si tratta della trasposizione in chiave moderna della profezia di Giona e della distruzione di Ninive ma della presa di coscienza che troppa tecnologia prima o poi ci ammazzerà. Letteralmente. Il futuro dell’umanità sarebbe molto vicino a quanto visto nelle sage cinematografiche sci-fi più catastrofiche, Terminator in primis. Un gruppo di Skynet mieterà il terrore per le strade delle città della Terra, riducendo l’uomo ad uno sparuto gruppo in via di estinzione.

Le motivazioni

Stiamo esagerando? Forse si, ma vale la pena considerare quanto dicono dal consiglio di sicurezza degli Atomic Scientists, un team di esperti che periodicamente produce paper su temi di caratura globale, come le guerre nucleari, il cambiamento climatico e le tecnologie emergenti appunto. Di recente gli epserti si sono chiesti dove ci porteranno le novità nel campo della robotica. “Il rapido cambiamento a cui la tecnologia ci ha abituato pone all’attenzione dei leader mondiali circa il futuro che ci attende come conseguenza dello sviluppo scientifico, che potrebbe divenire un nemico per l’umanità. La comunità internazionale deve concentrarsi sulla creazione di misure che permettano di gestire l’avanzare delle tecnologie moderne, oltre a creare dei seri spazi di discussione sul panorama in cui vivremo nei prossimi anni”. Sembra di leggere le ennesime fandonie di persone troppo legate al passato per guardare concretamente al futuro. Eppure non sono i soli. Di recente Elon Musk ha contribuito alla fondazione di un’organizzazione no-profit, chiamata OpenAI, che ha il compito di indagare in che modo le macchine dotate di Intelligenza Artificiale possono divenire un supporto all’uomo e non un pericolo e motivo di preoccupazione.

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