Il Touch ID sembrava aver chiuso per sempre la porta ai vecchi sistemi di riconoscimento biometrico. Ma non è così
Sono serviti circa due decenni di attesa rispetto al progetto originale, ma finalmente il 2016 vedrà l’arrivo della carta di identità con le impronte digitali. La novità diventa concretezza grazie al Ministero dell’Interno che, assieme al Ministero di Pubblica Amministrazione e a quello dell’Economia, ha attuato la messa in opera delle carte, pubblicando la notizia sulla Gazzetta Ufficiale. Il documento sarà dotato di un chip che è un processore su cui verranno memorizzate le informazioni biometriche del possessore.
Non solo carta
In realtà la carta con la lettura delle impronte avrà poco di “scenico” e molta più sostanza. Sulla tessera in sé non saranno visibili informazioni aggiuntive, come le stesse impronte, che saranno invece accessibili in via informatica agli organi di controllo. In sede di verifica, queste dovranno combaciare con quelle identificate al momento, altrimenti scatteranno le dovute misure di sicurezza. Ogni cittadino italiano riceverà, assieme alla nuova carta quando disponibile, un pin con il quale accedere ai servizi online, similmente a quanto accade già con gli accessi internet degli istituti di previdenza o bancari. La corsa alla nuova carta digitale è dunque cominciata. C’è da dire che i documenti oggi in possesso saranno validi fino alla data di naturale scadenza, indicata all’interno e sul retro, ma chiunque può già informarsi presso il proprio Comune per la disponibilità della nuova tessera.