Mentre a Parigi infuriano le proteste contro Uber, un tribunale locale ha imposto all’app una multa da 1,2 milioni di euro
La Francia ha ufficialmente dichiarato guerra ad Uber. Da due giorni i tassisti parigini sono nuovamente scesi in piazza a protestare contro l’app di San Francisco, accusata di esercitare la loro stessa attività in modo illegale, e oggi arriva un’ulteriore stangata da parte di un tribunale francese. La divisione francese di Uber è stata condannata a versare 1,2 milioni di euro come risarcimento all’Union Nationale des Taxis (UNT), l’associazione nazionale dei tassisti transalpini. La corte parigina ritiene che l’app abbia aggirato le regole che impedisce ai suoi conducenti di sostare in attesa di passeggeri senza la prenotazione online, attività prevista solo per i tassisti con licenza. Una portavoce della società, che ha lanciato anche un servizio di trasporto con elicotteri, ha confermato l’entità della multa e ha sottolineato che questa sta esaminando il caso.
Intanto, la protesta di piazza sta diventando sempre più violenta tanto che la polizia ha dovuto intervenire con i lacrimogeni. Al fine di far rientrare i disordini e diminuire i disservizi per i cittadini, l’Eliseo ha ieri promesso che studierà una riforma del settore del noleggio con conducente. Uber ha avuto problemi amministrativi anche in altri Paesi europei. In Italia il servizio UberPop è stato bloccato a livello nazionale dal tribunale di Milano e diverse associazioni come Altroconsumo, l’Autorità dei Trasporti e l’Antitrust hanno chiesto al Governo di prendere provvedimenti per aggiornare le normative riguardanti il trasporto pubblico.