Tutto è iniziato con il percorso SDE – Startup Driving Experience – che abbina le startup a manager di alta seniority.
SDE nasce dall’osservazione della realtà: da una parte tanti manager ed executive con grande energia e competenza che possono dare molto al mondo delle startup e dall’altro un problema strutturale legato alle startup, la carenza di capitali ma soprattutto la carenza di competenze manageriali.
InnoVitsLab ha pensato di mettere insieme questi due mondi.
Abbiamo intervistato Stefano Mizio, CEO di InnoVitsLab.
InnoVitsLab offre servizi per le startup, con quale focus in particolare?
InnoVitsLab abilita un nuovo modello di crescita delle startup italiane, valorizzando il bacino di competenze di manager ed executive italiani da un lato, dall’altro promuovendo la collaborazione fra aziende e startup, e, non ultimo, aprendo importanti opportunità di crescita internazionale. Crediamo che le startup siano un tassello importante per la crescita del nostro sistema industriale e che per i manager sia un modo straordinario di rientrare in modo attivo nel sistema produttivo, dando un contributo importante al nostro Paese.
Come è strutturata InnoVitsLab?
InnoVitsLab è strutturata su quattro poli: Londra, Napoli, Treviso e Milano, dove si trova la sede principale.
Com’è nata l’idea di InnoVitsLab?
L’idea è nata osservando la realtà: da un lato ci sono tanti manager ed executive con grande energia e competenza che possono dare molto al mondo delle startup e dall’altro ci troviamo di fronte a un problema strutturale delle nostre startup che comprende sia la carenza di capitali, ma soprattutto, quella di competenze manageriali. Il nostro obiettivo è far convergere questi due mondi.
Cosa distingue InnoVitsLab dalle altre iniziative per startup?
Noi conosciamo molto bene entrambi i mondi: quello delle startup perchè siamo tutti ex-startupper o startupper e, quindi, conosciamo la passione e l’energia ma anche i problemi e le difficoltà del mercato, inoltre, abbiamo anche maturato esperienze professionali in grandi aziende. La conoscenza di questi due mondi ci permette di lavorare bene con entrambi e di creare quel ponte fra i due che è il nostro forte elemento differenziante.
Quali figure manageriali sono più indicate per intraprendere un percorso imprenditoriale secondo voi, in questo momento di mercato l’imprenditorialità è lo sbocco naturale per i manager con una buona seniority?
Applichiamo una metodologia che consente di ridurre in modo significativo il rischio insito in un progetto di innovazione come è quello di una startup. L’opportunità non è per tutti: non tutti manager ed executive possono intaprendere un percorso di crescita insieme alle startup, devono avere voglia di mettersi in discussione e di uscire spesso dalla loro comfort zone.
Il tema dei finanziamenti alle startup è un punto spesso critico, voi come pensate di supportarle?
Sì questo è un tema sicuramente critico, basti pensare che lo scorso anno in Italia sono stati erogati alle startup meno di 100 milioni di Euro di finanziamenti, mentre, nello stesso periodo a Londra, sono stati erogati 1,5 miliardi di sterline. Alla base di questa differenza ci sono aspetti strutturali e culturali ma secondo noi ci sono anche altri aspetti più operativi da tenere in considerazione. Per questo motivo abbiamo strutturato il processo di InnoVitsLab che prevede la selezione di startup con potenziale di sviluppo, l’ affiancamento a un manager, per aiutarle a crescere e a trovare finanziamenti in Italia che le rendono appetibili per gli investitori inglesi.