Il 2016 si apre all’insegna della realtà virtuale: prima Oculus ora HTC con Vive, il divertimento 3D è pronto ad invadere i salotti
A marzo i primi (e più svelti) acquirenti di Oculus Rift riceveranno a casa la scatola delle meraviglie, con cui cimentarsi nei nuovi mondi della realtà virtuale. Qualche settimana dopo sarà il turno di chi avrà scelto la strada di HTC Vive, che apre i pre-ordini il 29 febbraio. La notizia è stata confermata dal CEO dell’azienda di Taiwan, per cui i primi modelli di visori dovrebbero essere spediti entro il mese di Aprile. Ciò non comporterà un cambio di prospettiva nel core business di HTC, focalizzato sugli smartphone. “I telefonini sono importanti ma per creare un’estensione naturale con altri dispositivi connessi la realtà virtuale è fondamentale” – ha detto Cher Wang al Telegraph.
Primavera VR
La promessa di HTC è quella di creare “un’esperienza immersiva che possa cambiare la maniera in cui comunichiamo, come ci divertiamo, impariamo e insegniamo le cose”. Chiaramente il primo approccio sarò quello di coinvolgere il pubblico di videogiocatori, ma non solo. Durante le fasi di test. Vive ha mostrato le sue potenzialità anche come innovativo strumento multimediale per la visione, ad esempio, di film, in cui lo spettatore può muoversi per partecipare quasi attivamente alla scena. Non è dunque difficile comprendere in che modo la realtà virtuale possa sconvolgere le attuali modalità di accesso alle informazioni, sotto vari punti di vista. Ancora non è chiaro quanto costeranno gli HTC Vive ma, come per Oculus Rift, toccherà dotarsi di un super computer per farli funzionare correttamente. Si parla di una macchina da quasi 1.000 euro, anche se i maggiori produttori, come Asus e HP, sembrano intenzionati a rilasciare a breve dei computer “VR ready” a costi accessibili.