Apple News potrebbe rendere alcuni contenuti disponibili solo a pagamento, una pratica già adottata da diversi esponenti dell’editoria digitale
Il mondo dell’editoria digitale ha adottato da tempo il cosiddetto paywall, ovvero rende disponibili alcuni contenuti soltanto a pagamento. Ora pare che anche Apple voglia adottare questo approccio per il suo aggregatore di notizie Apple News. L’app conta oltre 40 milioni di lettori e al momento è disponibile solamente in USA, Regno Unito e Australia. L’introduzione della “barriera di pedaggio” servirà alla Mela per rendere il suo servizio ancora più completo, avere un controllo diretto degli abbonati e soprattutto per soddisfare le richieste dei suoi 100 partner nel progetto, tra cui figurano anche testate che hanno già adottato il paywall come il Wall Street Journal e il New York Times. Ovviamente la notizia che Apple News potrebbe diventare a pagamento ha scatenato un coro di proteste da parte degli utenti. L’azienda di Cupertino, che ha raggiunto risultati finanziari altalenanti nell’ultimo trimestre del 2015, ha comunque affermato che procederà ad adottare questa pratica solo dopo un’attenta analisi dei rischi e dei vantaggi.
Oltre ad Apple, anche altre aziende del settore hitech si sono dedicate alle news online. Samsung sta per lanciare il suo servizio Upday mentre Microsoft ha presentato il suo aggregatore di notizie su iOS chiamato News Pro. Facebook invece ha raggiunto un discreto successo con Instant Articles e sta pensando a una piattaforma di breaking news per battere Twitter sul tempo.