Android N dovrebbe essere presentato alla prossima Google I/O e potrebbe integrare una chat alternativa ad Hangouts e schermo condiviso
Mentre Apple rilascia la prima build di iOS 9.3, sale l’attesa riguardante Android N, l’ultima versione del sistema operativo realizzato da Google. Il CEO di Mountain View, Sundar Pichai, ha ufficializzato su Twitter le date della Google I/O 2016 (18-20 maggio) e si prevede che come è successo in passato sarà proprio questa l’occasione scelta da Big G per presentare il nuovo OS. L’anno scorso durante l’evento, che quest’anno si terrà al Shoreline Amphitheatre di Mountain View, sono stati annunciati Android 6.0 Marshmallow, l’app Google Foto e Project Brillo per l’Internet of Things.
Molti si chiedono a quale dolce si riferisca la lettera “N” e le ipotesi più probabili sarebbero Nectar (nettare), Neopolitan (gelato arlecchino) e Nougat (mandorlato). Quest’ultimo sembra quello più credibile ma secondo quanto riferito da Pichai durante un suo recente viaggio in India il nome di Android N potrebbe essere scelto dagli utenti. Rispondendo agli studenti dell’Università di Delhi che gli chiedevano perché il sistema operativo non ha mai avuto il nome di un dolce indiano, il CEO ha risposto che potrebbe essere un sondaggio online a decidere a cosa si riferirà la “N”. Per quanto riguarda le caratteristiche del nuovo sistema operativo, le notizie al riguardo sono ancora piuttosto incerte. Android N potrebbe integrare una nuova app di messaggistica che farà uso dei chatbot. L’effettivo sviluppo di questo software è stato confermato in una nota da Jimbe Mobile, azienda nel settore RCS (Rich Communication Services) acquisita da Google a settembre. Molti però ritengono che il lancio del servizio non sarà ancora pronto per questa versione del sistema operativo. Android N potrebbe anche permettere l’utilizzo di più app in contemporanea grazie a uno schermo condiviso. “Stiamo lavorando su molte cose per N, ma vi rovinerei la sorpresa se le condividessi tutte. Ma sì, lo schermo condiviso è in lavorazione”, ha dichiarato in una intervista Andrew Bowers, director for consumer hardware di Google.