Un giudice neozelandese ha autorizzato l’estradizione negli USA di Kim Dotcom. Il fondatore di Megaupload rischia 50 anni di carcere
La più grande paura di Kim Dotcom, fondatore del celebre sito di file sharing Megaupload, potrebbe presto realizzarsi. Un giudice neozelandese, Paese in cui risiede il programmatore di origini tedesche, ha autorizzato la sua estradizione verso gli Stati Uniti. Negli anni Kim Dotcom, alias Kim Schmitz, è diventato il nemico numero uno degli USA sul fronte digitale e del diritto d’autore. Il programmatore, che l’anno scorso è stato portato in tribunale anche dalla Major di Hollywood, ha combattuto negli anni una dura battaglia per la liberalizzazione dei contenuti online dal copyright e ha addirittura fondato un partito politico il cui programma mette la privacy in Rete dei cittadini al primo posto. Nel 2013 l’Fbi aveva anche sequestrato alcuni suoi hard disk, salvo poi restituirglieli dopo una sentenza dell’Alta Corte della Nuova Zelanda.
Con la decisione del giudice sulla sua estradizione, Kim Dotcom e tre sue collaboratori ora dovranno rispondere di numerose accuse relative alla violazione di copyright. Il programmatore, che si è rilanciato con una nuova piattaforma di file sharing chiamata Mega, rischia fino a 50 anni di carcere.