Dalla Nasa la tecnologia che fermerà gli incendi

Satelliti orbitanti permetteranno di riconoscere incendi ad almeno 35 piedi d’altezza, portando a 15 minuti i tempi di intervento

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Il problema più grande degli incidenti, oltre alla loro formazione, riguarda le tempistiche di intervento. Spesso infatti ci si accorge dell’avanzare del fuoco e delle fiamme quando è troppo tardi, quando le conseguenze di un incendio diventano irrimediabili, non solo per cose ed oggetti ma anche persone. La tecnologia in tal senso può fare molto e la dimostrazione viene data dalla Nasa. Attraverso una serie di satelliti orbitanti, l’agenzia spaziale permetterà alle autorità di monitorare in tempo reale la situazione di determinate regioni, così da accorgersi dell’avanzare di un incendio in presa diretta, accorciando i tempi di intervento e risoluzione.

La risposta dall’alto

Si chiama FireSat, ed è il sistema che utilizza la tecnologia ad infrarossi per identificare le fiamme quando raggiungono un’altezza in media di 35 piedi (10 metri), tale da far destare l’attenzione degli addetti ai lavori. In questo modo il personale specializzato di zona può intervenire repentinamente, secondo la Nasa, entro 15 minuti dall’inizio del disastro. La tecnologia è stata sviluppata dal Jet Propulsion Laboratory della Nasa e si basa sul sistema di analisi attuale degli incendi, aggiungendo però un più alto livello di accuratezza e sensibilità. Secondo alcune fonti, il progetto dovrebbe partire non prima del 2018 a livello globale, anche se i primi test potrebbero essere effettuati già nei prossimi mesi. All’interno di FireSat ci sono componenti di microelettronica già utilizzati per consentire al rover su Marte di muoversi liberamente per scoprire in autonomia cosa nasconde il paesaggio del pianeta rosso.

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