Una domanda sempre più matura da parte delle aziende spinge quasi a parlare di ERP “post-moderno” e in continua trasformazione, per essere in grado di destreggiarsi con successo tra le nuove frontiere del cloud, del mobile e delle app
Qualcuno lo chiama ancora “gestionale”, come era conosciuto qualche anno fa, nell’infanzia dell’IT. Ma già all’epoca si trattava di una vera e propria spina dorsale per tutte le aziende. Anche per questo è sopravvissuto a mutamenti e rivolgimenti, assumendo la nuova identità di ERP, enterprise resource planning. E oggi, nel nuovo scenario di una IT sempre più dominata dalle app, si dimostra tuttora uno strumento insostituibile per l’operatività stessa delle aziende e delle organizzazioni. Ma, in ossequio all’immutabile assioma dell’IT che per la sua stessa natura è in trasformazione continua, anche l’ERP ha cambiato pelle, e oggi si presenta in nuove forme. Prima fra tutte quella dell’essere sempre più declinato in salsa cloud, con l’onnipresente SaaS, oppure dall’ormai consolidata fruizione via mobile. Insomma, le novità non mancano, come Data Manager ha avuto modo di verificare, interpellando alcune delle aziende attive in questo ambito.
SaaS in netta crescita
Ma prima di passare la parola ai protagonisti del mercato, è opportuno fissare una fotografia del settore ERP in Italia, al quale IDC fa riferimento utilizzando l’espressione ERM, enterprise resource management, anche per sottolinearne il carattere più ampio rispetto al passato.
Giancarlo Vercellino, research & consulting manager di IDC Italia, spiega che «in Italia, nel 2014, il mercato delle applicazioni ERM si è attestato su un valore complessivo superiore agli 800 milioni di euro, per il segmento Enterprise, con una crescita tendenziale che si rivela piuttosto contenuta, in quanto il CAGR, cioè il tasso annuo di crescita composto, per il periodo dal 2014 al 2019 è pari all’1,3%». Se però si guarda alle applicazioni ERM «erogate in modalità SaaS, queste si attestano a circa 100 milioni di euro nello stesso periodo e secondo lo stesso perimetro di riferimento, con una crescita piuttosto sostenuta, visto che il CAGR 2014-2019 è superiore al 20%» – prosegue Vercellino. Passando alle tendenze di mercato, è sempre IDC a osservare che «la maggior parte degli operatori ha investito significativamente nel rinnovamento del proprio offering e nell’adeguamento delle infrastrutture di delivery. Ma soltanto quelli che hanno saputo costruire applicazioni killer, oppure un ecosistema sinergico e funzionale di soluzioni, che abbraccia un perimetro più ampio del solo ERP, stanno di fatto cominciando a conseguire qualche risultato». Inoltre, «il cloud come modalità di delivery porta a una ulteriore standardizzazione sia nella dimensione applicativa sia nei servizi, con un abbassamento delle barriere di ingresso al mercato e un sostanziale incremento della competizione. Per questo, è ragionevole ritenere che i diversi episodi di M&A che hanno caratterizzato il mercato italiano si andranno ancora ad accentuare nei prossimi anni con un ulteriore consolidamento nel numero degli operatori» – conclude Giancarlo Vercellino.
Alle prese con la digital transformation
La “nuova fase” degli ERP è ben nota ai vendor. Per esempio, Ezio Alboni, presidente di EOS Solutions sottolinea che «forse sarà azzardato considerare l’ERP tradizionale come giunto alla fine del suo ciclo di vita, ma parlare di ERP oggi assume una nuova connotazione. Oggi, le aziende cercano nuovi modi di ridurre le spese e di competere più efficacemente sul mercato, rivolgendosi alla tecnologia per ottimizzare i processi e assicurare ai propri collaboratori informazioni accurate ovunque e su qualsiasi dispositivo. L’ERP moderno aiuta le aziende a reinventare la produttività e i processi aziendali, coprendo aree chiave come la mobility, la conoscenza del business e i servizi cloud, così come una più stretta integrazione con il CRM». È anche per questo che – prosegue Alboni – «il cloud entrerà sempre più nella gestione della propria attività quotidiana. Non è però pensabile che le aziende gettino via, da un momento all’altro, anni di investimenti sui sistemi ERP e sulle personalizzazioni, ma è di certo un processo che porterà all’affiancamento dei sistemi gestionali on premise con sistemi on cloud. Ecco perché i fornitori più attenti sono in grado sin da ora di offrire un mix di opzioni che includono servizi in grado di connettere applicazioni hosted con gli ERP on premise, tenendo conto delle esigenze del cliente. Del resto, la capacità di fruire dei servizi ICT in modalità cloud e pay-per-use fa parte della digital transformation che stiamo vivendo e che rende fondamentale la realizzazione di strutture di supporto al business sempre più agili, affidabili, e realizzabili in tempi brevi».
Cloud in primo piano
Sulla stessa linea anche Giorgio Mini, vicepresidente di Zucchetti, che individua proprio nella digital transformation il motivo principale dell’evoluzione odierna degli ERP, sottolineando che «con riferimento alle medie e grandi aziende, l’ERP è ancora l’elemento principale del sistema informativo, ma si richiede un’integrazione sempre più spinta con altre applicazioni aziendali come DMS, CRM, BI, commercio elettronico, sistemi di collaboration e unified communication per accelerare la digitalizzazione dei processi». Ma non solo: «Oltre alla soluzione tecnologica, oggi i clienti chiedono anche una vera e propria consulenza applicativa per capire non solo come utilizzare al meglio le potenzialità del software, ma anche i cambiamenti organizzativi necessari a recuperare efficienza e produttività». La conseguenza è, sempre secondo il vicepresidente Zucchetti, che «la richiesta di soluzioni ERP in cloud è aumentata sensibilmente negli ultimi anni, anche perché si sono superati i dubbi delle imprese legati alla sicurezza e alla veloce fruibilità dei dati. Il lavoro in mobilità è ormai un fattore imprescindibile, per questo motivo abbiamo creato delle business app che permettono di accedere alle funzionalità delle soluzioni ERP Zucchetti, da qualsiasi luogo e in qualsiasi momento, con assoluta garanzia di privacy e sicurezza in base al profilo utente». Più in dettaglio, la società propone «tutte le applicazioni aziendali nativamente integrate all’ERP, e permette di avere il controllo di tutte le componenti di sviluppo, il che rende molto facile effettuare personalizzazioni e verticalizzazioni. Infine, un ulteriore plus della nostra offerta è la possibilità di gestire a livello digitale tutti i documenti prodotti dal gestionale come ordini, fatture, documenti di trasporto e così via, dalla loro generazione fino alla conservazione sostitutiva. Non a caso, Zucchetti è stato annoverato dall’Agenzia per l’Italia Digitale nell’elenco dei conservatori accreditati e dei certificatori di firma digitale» – conclude Giorgio Mini.
L’ERP “post-moderno”
Lo scenario attuale, secondo Giuseppe Dimaria, regional manager di WinShuttle è che «pur essendo una tecnologia matura, l’ERP continua a essere considerato elemento centrale nell’agenda dei CIO, tanto che temi a esso strettamente collegati, come per esempio il miglioramento nella gestione dei dati e nei processi di business, sono balzati all’attenzione dei più alti livelli di management delle aziende. Dalle analisi emergono diverse priorità, tra le quali alcune sono poco sorprendenti, come la necessità per le grandi aziende di accedere rapidamente ai dati; altre, invece, ritenute più rilevanti dagli intervistati, puntano chiaramente al bisogno di colmare la mancanza di efficienza dell’ERP. L’esigenza è quella di rispondere alla promessa mancata di usability, produttività, integrazione e automazione: una sfida che tra l’altro colpisce le aziende in ogni fascia di fatturato. L’argomento desta maggiore interesse rispetto ad altri, in quanto mostra come aziende innovative che hanno messo al centro dei loro investimenti la tematica, abbiano avuto un ROI elevato e un notevole impatto sulla propria crescita economica». È anche tenendo conto di queste istanze che, prosegue Dimaria, «la validità di un sistema ERP si misura dalla qualità dei dati e dall’effettivo utilizzo dei processi aziendali. È un’attività che impegna pesantemente il reparto IT a diversi livelli e il cui scopo è abilitare le funzioni di business al raggiungimento dei loro obiettivi. Le aziende virtuose oggi usano SAP gestendo le informazioni centralmente ed estendendo i processi di business verso l’esterno per coinvolgere utenti mobile, fornitori, distributori e clienti».
L’importanza dei settori verticali
«In base alla nostra esperienza, abbiamo appurato che la conoscenza del business dei nostri clienti e l’attenzione posta a comprendere le loro esigenze è l’aspetto fondamentale per un’azienda che offre servizi ERP» – spiega Thomas Thuile, team manager dynamics AX di Würth Phoenix. Il settore di appartenenza è quindi «un criterio cruciale nella fase di selezione di un nuovo sistema ERP, e l’importanza che il partner conosca il settore dell’industria rappresenta la condicio sine qua non per poter soddisfare le esigenze espresse dal cliente». Per quanto riguarda le nuove modalità di fruizione dei sistemi ERP, secondo Thuile «attualmente, siamo solo agli esordi: tra le varie sfaccettature del cloud, la tipologia che sta prendendo piede è l’IaaS, ovvero la possibilità di esternalizzare la propria infrastruttura ponendo il focus principalmente sulla competenza e l’ottimizzazione dei processi. La possibilità di porre i servizi nella nuvola attraverso il SaaS è invece accolta dai clienti ancora con scetticismo». Il mobile invece è ormai una realtà: «I clienti si aspettano di poter accedere al sistema ERP e alle informazioni cruciali per il business in qualsiasi momento e indipendentemente dal luogo o dal dispositivo utilizzato. Il vincolo della presenza in azienda è definitivamente abbattuto».
I fattori vincenti
Secondo Giuseppe Dimaria di WinShuttle, «oggi, la crescita non è governata solo da pianificazione e controllo dei costi, ma è conseguenza della misura delle performance dei processi aziendali e della capacità di interpretare informazioni accurate. Per migliorare l’accuratezza dei dati e ottimizzare i processi è necessaria una piattaforma che sia in grado di abilitare gli utenti alla creazione e alla gestione delle informazioni (transazionali e master data), utilizzando processi collegati direttamente ai dati (SAP o esterni) e disegnati, seguendo le unicità di processo caratteristiche dell’azienda. Si tratta di soluzioni che non introducono ulteriori livelli di integrazione da imparare e implementare, ma che adottano un approccio definito ”ERP post-moderno”, che combina applicazioni e metodologie di business process management piuttosto che puntare a pesanti customizzazioni. La piattaforma Winshuttle, che annovera tra i suoi oltre 2.500 clienti anche SAP e Microsoft, permette di creare e modellare file Excel, form web e workflow, garantendo un’integrazione nativa con SAP senza ricorrere ad alcuna programmazione. Winshuttle consente alle aziende di semplificare, standardizzare, misurare, migliorare i processi nelle aree di maggiore criticità quali per esempio master data, finance e supply chain senza compromettere la governance, la sicurezza e il controllo delle informazioni» – conclude Dimaria.
Adattabilità e integrabilità
Sulla stessa linea anche Thomas Thuile di Würth Phoenix: «Le condizioni di base richieste dai clienti per un sistema ERP sono la facilità di utilizzo, i requisiti funzionali, l’adattabilità e l’integrabilità con altri sistemi. L’ERP oggi deve possedere la giusta flessibilità ed essere accessibile da diversi dispositivi. Per questi motivi i clienti cercano soluzioni che utilizzano tecnologie all’avanguardia. In questo contesto, Microsoft Dynamics AX offre un modello di come un software ERP possa essere in linea alle esigenze emergenti dall’industria. Infatti, Dynamics AX si struttura su una tecnologia aperta, concepita per essere verticalizzata offrendo soluzioni specifiche per ogni settore industriale. Allo stesso tempo – però – possiede una ricca gamma di funzionalità e una rapida adattabilità che consente di essere sempre pronti a gestire i nuovi mutamenti imposti dalla veloce evoluzione del mercato. Grazie alle verticalizzazioni del sistema si possono avere processi specifici proprio per il settore di industria di appartenenza. Con la nostra offerta Trade+, per esempio, si può adottare una soluzione creata su misura per il commercio all’ingrosso, supportando il business per l’intera supply chain e ottimizzando i processi logistici e commerciali».
Tra cloud e mobile
Le aziende hanno bisogno di portare mobilità e flessibilità nell’ERP quindi direttamente nel cuore dei propri processi gestionali, spiega Gianfranco Caimi, direttore vendite ERP Applications di Oracle Italia. «Anche in questo campo, la nostra scelta è sviluppare progressivamente una offerta cloud-based che possa affiancarsi e “parlare” con le applicazioni on premise, risolvendo questioni annose che pesano sulle performance di questi sistemi, quali difficoltà di integrazione dei dati, non uniformità delle interfacce, scalabilità ridotta. Un esempio, è il recente lancio in Applications Cloud for Midsized Company di un modulo ERP in cloud specifico per aziende di medie dimensioni». Questo perché il cloud è l’abilitatore della fruizione mobile evoluta dei sistemi ERP. «Si tratta di una fruizione che offre una user experience di alto livello e allo stesso tempo intuitiva, fondamentale per un’altra esigenza delle aziende odierne» – avverte Caimi. E cioè quella «di fare in modo che i dati dell’impresa siano fruibili e disponibili in tutte le linee di business, per ottenere insight in tempo reale che possono aiutare a moltiplicare le nuove opportunità». E Caimi sottolinea anche il valore dell’offerta: «Sul mercato ERP offriamo solidità e una offerta multipiattaforma che è vincente perché consente a ogni impresa di fare le proprie scelte davvero in funzione delle proprie esigenze e non in funzione di quello che “si può fare”. Si tratta di una proposta realmente modulare, flessibile e allo stesso tempo robusta, e oggi va decisamente in direzione cloud: integrandosi in un sistema più ampio, composto dal nostro stack integrato di servizi, soluzioni, piattaforme cloud e dalle analoghe offerte on premise. Ognuno può creare il giusto mix, ed è per questo che l’ERP può essere un punto di partenza per la trasformazione digitale dei processi aziendali».
Le PMI all’appello
Le esigenze delle medie e piccole imprese sono al centro dell’attenzione di Barbara Reffi, amministratore delegato di Passepartout che spiega come «fra i principali elementi di rilevanza per il mercato ERP di riferimento dell’azienda, uno dei parametri essenziali è la necessità di poter lavorare con grandi dati, i famosi big data, che sono oggi indispensabili anche per le aziende più piccole, ma poterlo fare attraverso una soluzione integrata, trasparente al proprio gestionale». Non solo: «A questo, si affianca una nuova percezione del lavorare tramite web, una pratica che ormai i clienti danno per scontata e dove la vera sfida è avere un approccio online anche in assenza di rete (si pensi a magazzini, grandi spazi aperti o particolarmente coperti) che si esplica nell’utilizzo delle app viste come funzionalità specifiche disponibili sul proprio device utilizzabili in qualunque situazione e sincronizzate in tempo reale». Ma per Barbara Reffi è basilare anche un approccio al SaaS che tenga conto delle specificità del cliente, che non appiattisca cioè le esigenze specifiche riportandole a quelle standard nel nome del cloud “pubblico”. «Nel nostro caso – spiega l’AD di Passepartout – l’approccio “one to many” mantiene tutte le proprie virtù ma allo stesso tempo sposa la possibilità di customizzazione tipica delle nostre soluzioni».
L’ERP esteso
Estendere sempre più i confini dell’azienda è un altro degli elementi vincenti degli ERP di oggi, come sottolinea Renato Ottina, product marketing per il mercato enterprise di TeamSystem, secondo cui le richieste del mercato sono chiare e vanno sempre più nella direzione di un ERP esteso in grado di offrire soluzioni specializzate, ma integrate in modo stretto tra di loro e con il gestionale. «Si tratta della possibilità di estendere i confini dell’azienda in un’ottica di ambiente collaborativo con clienti, fornitori, collaboratori. Ma anche della fruibilità del sistema senza limiti di tempo e di territorio e da qualunque apparato. In pratica, di un’operatività facile e intuitiva». E sono proprio queste le linee strategiche che hanno guidato la realizzazione di Alyante, l’ERP di nuova generazione di TeamSystem. «Alyante – racconta Ottina – è web fruibile senza limiti da diversi device. Il portale abilita numerose funzioni di collaboration, offre una modalità di interazione con il sistema, facile, intuitiva e configurabile per le esigenze di ogni utente per una innovativa user experience. Alyante è sempre più esteso: alle funzioni gestionali si sono aggiunti moduli specializzati nelle aree CRM, gestione documentale (integrata da servizi cloud per la conservazione e per la gestione delle fatture elettroniche), MES, WMS, commercio elettronico, cataloghi digitali. Il tutto declinato per un numero crescente di verticalizzazioni per specifici settori» – prosegue Ottina, facendo notare che la soluzione «è fruibile anche in modalità cloud. In modo completo o realizzando soluzioni miste, per esempio, con i moduli gestionali on premise e il CRM in cloud». Ma una fondamentale esigenza per le aziende che affrontano il rinnovamento del sistema ERP è l’affidabilità del fornitore. E secondo Ottina, «TeamSystem è la più significativa realtà italiana del settore (il 25% delle aziende italiane utilizza nostre soluzioni) e da anni realizza piani di investimento che migliorano questa posizione di mercato».
Domanda più matura
Infine, è Roberto Battaglioli, sales director BU X3 di Gruppo Formula a sintetizzare alcune delle principali caratteristiche delle esigenze espresse oggi da parte delle aziende: «La domanda è più matura. Dalla semplice richiesta di funzioni di supporto si sta passando alla ricerca di soluzioni sofisticate per comunicare con il resto del mondo. La centralità del sistema porta a soluzioni funzionali, con accesso alle informazioni via Web». Ecco perché, secondo Battaglioli, le medie imprese si orientano verso sistemi ERP “user centric”, come Sage X3: «Il sistema viene costruito in una logica guidata dagli eventi, con la possibilità di accedervi, bypassando i menù per funzioni. I processi aziendali sono rappresentati graficamente, in un ambiente interattivo, in real time, consentendo di elaborare dati di contesto allineati alle performance produttive, logistiche, commerciali, di marketing e finanziarie. Sage X3, localizzato e distribuito da Formula, è una soluzione che recepisce le istanze che si stanno sviluppando attorno a fenomeni quali internazionalità, mobile, IoT e cloud. Il mercato è in trasformazione, dopo la stagnazione che ha interessato l’economia nazionale negli ultimi anni. Il software gestionale di nuova generazione, come Sage X3, è una risposta sia per le aziende che ricercano innovazione, efficienza di processo e creazione di nuovi servizi sia per coloro che guardano a una modernizzazione dell’infrastruttura e all’internazionalizzazione dei processi» – conclude Roberto Battaglioli.