E’ ferrarese la startup che sta portando la nano-sensoristica dal campo del controllo qualità alimentare a quello dello screening medico nell’ottica di test meno invasivi: SCENT sarà tra i finalisti protagonisti della serata di Premiazione il giorno 26 novembre 2015 a Milano presso UniCredit Pavilion
L’applicazione di una tecnologia consolidata in ambito ingegneristico ed alimentare ma in continua evoluzione, come quella della nano-sensoristica, al settore dello screening preventivo ha permesso al team della startup SCENT di vincere il premio UniFeCup dell’Università di Ferrara già nel 2013.
Oggi, grazie all’impiego di nuovi materiali e di nuove tecniche di sintesi, l’obiettivo è di fornire dispositivi portatili, a costo contenuto e di semplice utilizzo anche da parte di personale non qualificato grazie ad un software dedicato in grado di elaborare i dati e fornirne gli esiti. Con il prototipo “A1”, SCENT si è ora aggiudicata un posto tra i 5 finalisti del Premio Gaetano Marzotto 2015 candidati a vincere il “Premio per l’Impresa”, che prevede un riconoscimento di 300.000 euro in denaro e un percorso di affiancamento in Fondazione CUOA del valore di 25.000 euro.
Il nome della startup deriva dall’acronimo della tecnologia brevettata, ovvero “SemiConductor-based Electronic Network for Tumors”: una realtà nata in ambito universitario, volta alla produzione indipendente di dispositivi che necessitano di un know-how innovativo in campo medico. La mission è quella di progettare, testare, produrre e commercializzare strumenti di screening per rivelare formazioni tumorali attraverso analisi di variazioni chimiche nelle composizioni dei gas emessi dal corpo, quali marker di possibili patologie.
Tali screening risultano innovativi rispetto a quelli tradizionali, basati sull’analisi di materiale organico prelevato da tessuti umani, in quanto meno invasivi e più precisi per il paziente e all’interno dei quali vengono analizzate variabili finora mai prese in considerazione dagli strumenti in commercio, focalizzandosi su marcatori efficaci secondo la letteratura scientifica e certificati da test di laboratorio.
Attualmente “SCENT A1” sta completando la fase di test preliminari in collaborazione con i reparti di chirurgia, radiologia e gastroenterologia di alcune strutture ospedaliere partner, nell’ottica di ottenere dati statistici solidi che permettano di ottenere la certificazione medica dello strumento a livello europeo. Successivamente verranno prodotti i sensori e sviluppato il software necessario al funzionamento, la sperimentazione del quale avverrà in Italia e Francia, per poi spostarsi in Inghilterra dove sono già avviati i contatti con l’università del Kent.
Il progetto porta ricadute sociali notevoli sia dal punto di vista del perfezionamento dell’attuale sistema di pre-screening che da quello della riduzione dei costi a fronte della spesa per medicinali e cure per combattere stradi gravi o degenerativi. SCENT si propone di migliorare il monitoraggio sui pazienti facilitando la capacità di intervento precoce per chirurghi e proctologhi – ora in grado di individuare più tumori in stadi meno avanzati e completamente removibili – ed insieme di promuovere una maggiore responsabilità da parte dei pazienti stessi nei confronti del proprio stato di salute, mettendo a disposizione uno strumento di analisi specifico per marker prodotti unicamente dai tumori stessi, con conseguente aumento della capacità di prevenzione contro la patologia e miglioramento generale della salute pubblica.