Dal 9 al 13 novembre, negli aeroporti di Roma Fiumicino e Milano Malpensa, avrà luogo l’Operazione Blackfin, una campagna sulla cyber-consapevolezza guidata dall’NCA e sostenuta da Europol.
Personale della Polizia Postale e delle Comunicazioni e rappresentanti delle maggiori società di cyber security, Kaspersky Lab a Roma e Symantec a Milano, forniranno ai passeggeri in transito informazioni e consigli sulla sicurezza informatica.
L’evento si svolgerà contemporaneamente anche in altri Paesi europei, e non solo, con iniziative diverse in ogni location, ma con un obiettivo comune: fornire al pubblico indicazioni utili a proteggere al meglio i propri dispositivi di accesso alla Rete, per contrastare il furto di dati personali e finanziari da parte dei criminali informatici.
Forze dell’Ordine e partner del settore saranno a disposizione per offrire consigli ai viaggiatori in movimento dalla stazione di Birmingham a quella di Atocha a Madrid, a quella centrale di Bogotá, e nei due scali italiani dove sono presenti due desk informativi nelle aree attigue ai gate dei Terminal 1.
Fernando Ruiz, Capo delle Operazioni di EC3, ha dichiarato: “Investire nella prevenzione attraverso queste iniziative è fondamentale per contrastare la criminalità informatica. Un utente bene informato, di qualsiasi fascia d’età e appartenente a target diversi, è una preda in meno nelle mani dei criminali”.
“L’impegno della Polizia di Stato per sensibilizzare gli utenti all’uso consapevole della rete è iniziato più di 15 anni fa. Come protagonisti istituzionali nella sicurezza informatica, siamo convinti che rendere il web più sicuro con tecnologie innovative e sempre più sofisticate sia un nostro obiettivo primario per contribuire ad uno sviluppo sostenibile della rete Internet e dei suoi servizi a beneficio di tutti gli utenti”, ha commentato Roberto Di Legami, Direttore del Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni. “Per fare della Rete un luogo più sicuro crediamo, tuttavia, che occorra anche continuare a diffondere una cultura globale della sicurezza in Rete, in collaborazione con le aziende, come quelle oggi presenti al nostro fianco, e tutti coloro che si occupano di sicurezza informatica. A maggior ragione e con più intensità in un momento storico come questo, in cui gli utenti trascorrono una parte importante del proprio tempo libero in Internet, condividendo contenuti e informazioni, anche personali”.
Molte minacce messe in atto dalla criminalità informatica possono essere evitate, e tanto le imprese che i semplici cittadini possono proteggere se stessi seguendo i suggerimenti forniti loro nell’occasione, ed evitare di diventare le prossime vittime.
Morten Lehn, Managing Director di Kaspersky Lab Italia, ha dichiarato: “Da sempre Kaspersky Lab è impegnata in attività di sensibilizzazione e prevenzione dei rischi della rete rese ancora più necessarie dal fatto che le minacce e gli attacchi sono sempre più mirati e sofisticati. Noi crediamo che la lotta contro la criminalità informatica sia una responsabilità globale e che debba essere portata avanti sia dal settore pubblico che privato. I criminali informatici operano in un ambiente senza confini, quindi abbiamo bisogno, inoltre, di combatterli creando relazioni e collaborazioni tra le diverse organizzazioni che operano nelle varie nazioni. La collaborazione e la condivisione delle informazioni sono due delle armi più potenti che abbiamo in questa lotta, ecco perchè Kaspersky Lab lavora a stretto contatto con le organizzazioni di lotta al crimine locale, regionali e globali.”
“In un mondo iperconnesso e nel quale i criminali informatici sfruttano anche tecniche di ingegneria sociale, è necessario munirsi delle migliori tecnologie di sicurezza informatica ed essere consapevoli dei pericoli della rete”, ha dichiarato Ida Setti, Territory Manager Southern Europe di Symantec. “Siamo lieti che la nostra partnership pluriennale con la Polizia Postale e delle Comunicazioni prosegua, perché ci offre momenti come quello odierno, in cui possiamo consigliare gli utenti sulla sicurezza dei loro dati e dei loro dispositivi”.