Microsoft apre in Germania i datacenter anti-NSA

microsoft protegge la privacy con due data center in germania

Entro la fine del prossimo anno Microsoft costruirà 2 data center in Germania per una maggiore protezione dei dati dei suoi utenti

Microsoft ha deciso di prendere seri provvedimenti nei confronti della privacy dei dati dei suoi clienti a seguito delle rivelazioni della talpa del Datagate Edward Snowden. Il colosso di Redmond realizzerà 2 nuovi data center in Germania entro la fine del 2016. Queste strutture saranno gestite da Deutsche Telekom e garantiranno un maggiore livello di protezione. La scelta della Germania da parte di Microsoft non è casuale. Berlino ha emanato le leggi più restrittive in Europa in materia di privacy online. Inoltre, installare i suoi data center in un Paese straniero costringerà le autorità statunitensi a ottenere il via libera all’accesso ai dati da parte dei loro omologhi tedeschi. Questa possibilità potrebbe diventare ancora più concreta nel caso venga annullato il Safe Harbour, l’accordo sulla trasmissione di informazioni digitali tra Europa e USA recentemente messo in discussione dalla Corte Ue.

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Per stoccare i propri dati in Germania, gli utenti dovranno pagare un piccolo sovrapprezzo ma avranno in cambio un maggiore livello di protezione. “Questi nuovi data center  – ha spiegato il CEO di Microsoft Satya Nadella che ha concluso il suo intervento alla Future Decoded di Roma – consentiranno ai clienti di utilizzare tutta la potenza del cloud di Microsoft in Germania e di garantire che una società tedesca mantiene il controllo dei dati”. In futuro l’azienda di Redmond, che ha reso disponibili in Italia gli smartphone Lumia 950 e 950 XL, ha intenzione di costruire data center anche nel Regno Unito.

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Altre aziende come Google e Yahoo! hanno deciso di criptare i propri dati per proteggerli dalle intromissioni delle autorità governative ma presto potrebbero seguire l’esempio di Microsoft portando i propri data center in Europa. Anche la Russia ha imposto alle sue aziende di conservare i suoi dati in strutture situate nel Paese proprio per evitare attacchi informatici dall’estero.