Computer quantistico: possibile il chip in silicio

Tre ricercatori dell’Università del New South Wales in Australia sono in procinto di accelerare la realizzazione del codice quantico

TI PIACE QUESTO ARTICOLO?

Iscriviti alla nostra newsletter per essere sempre aggiornato.

La tecnologia del silicio sembrava agli antipodi dell’informatica quantistica, o quasi. Le attuali strutture di cui sono fatti i computer moderni non sembravano infatti in grado di veicolare i tanto discussi qbit, ovvero i bit quantistici, molto più performanti dei bit classici, capaci di assumere solo i valori 0 e 1. Eppure un team dell’Università del New South Wales in Australia ha dimostrato che è possibile scrivere e manipolare codice quantico utilizzando due qbit in un microchip di silicio. Grazie alla teoria, i ricercatori hanno creato un esperimento basato sul fenomeno conosciuto come “quantum entanglement” che permette di analizzare una particella esattamente nel momento in cui passa l’informazione a quella successiva, indipendentemente dalla distanza alla quale le due si trovano.

[ot-video type=”youtube” url=”https://www.youtube.com/watch?time_continue=122&v=JQobzUqaR4U”]

Cosa succede

L’esperimento ha riguardato due particelle quantiche, un elettrone e il nucleo di un singolo atomo di fosforo, all’interno di un microchip di silicio. La novità, rispetto ai test precedenti è proprio nel silicio: un ambiente in cui in precedenza i singoli fotoni non riuscivano a trasferire i dati in modo funzionale, spesso distruggendoli durante il viaggio. L’idea geniale è stata quella di porre il primo qbit nella posizione “0” e successivamente nella super position (possibile solo nella fisica quantica)  +1, e allo stesso modo è stato fatto per il secondo qbit. In questo modo i due fotoni hanno cominciato a dialogare, senza perdita di qualità. Il tutto all’interno di un contesto al silicio che è, in teoria, replicabile sui computer classici, persino smartphone e tablet che nel prossimo futuro potrebbero fare a meno di centinaia di bit per averne solo due, ma quantici.

Leggi anche:  Pure Storage: crescita e supporto alle aziende italiane per raggiungere gli obiettivi di sostenibilità