I consumatori devono essere risarciti di quanto hanno pagato ingiustamente
Altroconsumo lancia un’azione collettiva per far dichiarare la nullità della clausola illegittima che, in caso di disdetta anticipata, consente a Sky di trattenere il cliente ben oltre i termini previsti dalla Legge Bersani.
Il contratto, infatti, deve concludersi al massimo entro 30 giorni dalla comunicazione del recesso da parte del consumatore. Sky, invece, non tiene conto di quanto previsto dalla legge e arbitrariamente considera cessato il contratto solo a partire dalla fine del mese successivo rispetto a quello in cui ha ricevuto la disdetta.
Così facendo i clienti che non sono più interessati al servizio possono trovarsi a pagare ingiustamente anche fino ad un mese in più.
Gli abbonati di Sky in Italia sono attualmente oltre 4.700.000 con un costo medio per abbonamento di 43 €. Ogni anno circa il 10% di questi abbonati dà disdetta.
Altroconsumo con la class action vuole dare un aiuto concreto a tutti i consumatori, ex clienti Sky, che hanno disdetto il contratto dal 2009 al 2015.
A favore di tutti gli aderenti, l’organizzazione, chiederà al giudice di prevedere un equo risarcimento pari a 86 euro (ovvero il costo medio di due mesi di abbonamento) più gli interessi maturati.