Innovazione agroalimentare, dal campo allo scaffale, più qualità ed efficienza nei processi di gestione delle informazioni, ricerca, sviluppo e tracciabilità lungo tutta la filiera
Consorzio Casalasco del Pomodoro è uno dei più grandi produttori a marchio privato e marchio proprio in Europa nella lavorazione del pomodoro, con 370 aziende agricole associate e 260 milioni di euro di fatturato. Il consorzio è nato nel 1977 come cooperativa agricola che associa produttori diretti di pomodoro, e tra i marchi più prestigiosi annoverati c’è il “leggendario” Pomì. Gli agricoltori sono soci dell’azienda, con una presenza distribuita tra le province di Cremona, Parma, Piacenza e Mantova. Gli ettari coltivati sono circa settemila e la capacità produttiva equivale a 550mila tonnellate. Il consorzio gestisce inoltre tre stabilimenti e oltre 50 linee di confezionamento. Per acquisire e consolidare una posizione di leadership nel suo settore di mercato, sono stati importanti gli investimenti in tecnologia.
L’IT per l’agroalimentare
«Il percorso di crescita dell’azienda è stato rapido e sostanziale» – spiega Costantino Vaia, managing director di CCdP. La cooperativa è nata a cavallo degli anni 80 per commercializzare il prodotto fresco dei propri soci. «è in essere da vent’anni la collaborazione tra Casalasco e il partner tecnologico Sinfo One, che riteniamo un interlocutore solido per supportare la nostra crescita e migliorare l’efficienza dei processi aziendali». Sinfo One è uno specialista nell’ambito dell’information technology e fornisce consulenza, soluzioni per la gestione d’impresa e system integration. Le linee di produzione di Consorzio Casalasco sono dedicate alla trasformazione del pomodoro, ma già nel 2012 si è avuta una diversificazione produttiva con l’acquisizione della Boschi Food & Beverage. In seguito all’operazione, Casalasco ha esteso la propria offerta anche a zuppe e bevande per una gamma completa di prodotti. Più di recente si è invece completato il processo di fusione per incorporazione di ARP (Agricoltori Riuniti Piacentini), società che opera nella coltivazione, trasformazione e distribuzione dei derivati del pomodoro nella provincia appunto di Piacenza. Casalasco è diventato così il primo gruppo per la produzione e trasformazione di pomodoro da industria in Italia, grazie a un’operazione che ha dato vita al “colosso del pomodoro”. L’integrazione dei sistemi informativi delle due realtà è tuttora in atto. «Sinfo One – spiega Vaia – si è dimostrato il partner ideale nei progetti IT di Casalasco, anche perché il system integrator richiede un limitato impiego di risorse interne e consente di ottimizzare e razionalizzare la struttura organizzativa aziendale». I due soggetti hanno tra l’altro già affrontato varie sfide insieme. Nel 2004, si è trattato di implementare la rintracciabilità delle produzioni, nel 2012 è stata la volta degli stabilimenti della Boschi Food & Beverage nel consorzio, questi processi sono oggi presidiati da un sistema informativo integrato.
Innovare il business
«Insieme a Sinfo One, abbiamo intrapreso un percorso di cambiamento che, grazie a un importante sforzo congiunto, ha consentito il controllo a 360 gradi dei nostri processi. Per garantire la tracciabilità lungo tutta la filiera, un aspetto chiave della strategia del consorzio, il supporto di Sinfo One è stato ed è determinante nella gestione delle informazioni, dal campo allo scaffale». Anche nel mercato agroalimentare, come ormai in tutti i comparti produttivi, la tecnologia riveste un’importanza sempre più primaria. Non solo per i processi di gestione delle informazioni, ma anche per la ricerca e sviluppo e fino all’adozione di strumenti altamente innovativi nell’analisi delle proprietà del terreno. «Per Casalasco, l’R&D rappresenta un investimento in stretta relazione con la nostra strategia di business, che è legata sia all’attività di co-packing sia all’attività del brand. Il nostro obiettivo è offrire prodotti unici, mediante processi innovativi di ricerca e produzione, con nostre tecnologie» – sottolinea Vaia. Il Consorzio applica inoltre un consolidato sistema di qualità e rintracciabilità per salvaguardare le caratteristiche organolettiche e nutrizionali delle materie prime. Ma anche le normative sempre più cogenti della sicurezza alimentare e i temi legati alla nutrizione e alla sostenibilità, impongono investimenti produttivi orientati alla massima qualità, che garantiscano gusto, sapore e apporto nutritivo ma anche la tutela dell’ambiente.
«Nel corso degli anni, Casalasco non solo è sempre stato al passo con lo sviluppo delle tecnologie nell’industria alimentare e dell’agricoltura in campo, ma ha dato anche contributi significativi all’innovazione del settore» – sottolinea il manager. Tra gli esempi più significativi ci sono i droni, il cui utilizzo è finalizzato al monitoraggio degli appezzamenti e alla razionalizzazione delle risorse idriche e nutritive, e il sensore di prossimità. Quest’ultimo, posizionato direttamente sul trattore, rileva lo stato vegetativo dell’appezzamento e produce mappe di vigore con livello di significatività e di dettaglio addirittura superiore a quello possibile con l’utilizzo dei droni, ottimizzando costi e impatto ambientale. «Oggi, tecnologia e innovazione sono alla base della crescita di ogni azienda che voglia stare sul mercato. E per il futuro, le leve sulle quali agiremo sono l’innovazione, gli investimenti, la crescita professionale e le partnership importanti» – conclude Vaia.
Gianluigi Vezzoni, IT manager di Consorzio Casalasco del Pomodoro spiega che «l’acquisizione di ARP da parte del Consorzio permetterà di gestire nuovi formati e nuovi mercati, e questo coinvolge naturalmente anche i sistemi informativi». La fase iniziale del progetto è iniziata nell’estate 2015, si è sviluppata a settembre, mentre il go live è previsto per gennaio 2016. Si tratta di una sfida affascinante che porterà a estendere ad ARP il modello di controllo di gestione già presente in Consorzio Casalasco. L’ERP del gruppo incorporerà le informazioni storiche di ARP per dare continuità e supportare l’analisi previsionale e strategica. «Principale focus della ripresa dati è la conservazione dei trend sviluppati da ARP al massimo livello di dettaglio e l’armonizzazione dei diversi formati delle due realtà in funzione delle esigenze di controllo». L’incorporazione rappresenta anche l’occasione per incrementare ulteriormente la copertura funzionale.
Innovare i processi
Questo percorso ha inoltre l’obiettivo di accogliere nel gestionale modelli e procedure per comprendere i processi di produzione peculiari di ARP. «Un altro aspetto importante del progetto riguarda l’organizzazione, il buon mix dei team aziendali e il commitment in questa nuova avventura imprenditoriale. Sinfo One è nostro partner da anni, siamo due realtà dinamiche con persone competenti da entrambe le parti: la collaborazione che si istaura è sempre ottima. è una sfida continua, che fornisce ogni giorno nuovi stimoli e nuovi obiettivi e implica grande coinvolgimento e focalizzazione». Il nostro team ha sicuramente un punto di forza nella flessibilità, che ci consente di adattarci in tempi rapidi ai cambi di organizzazione e delle procedure interne, così come alle richieste del mercato. Sinfo One, da parte sua, ha una grande esperienza nella gestione delle problematiche tipiche del settore Food e offre modelli gestionali specifici particolarmente adatti a realtà come Consorzio Casalasco. «Per il futuro – conclude il manager – stiamo valutando di migliorare ulteriormente la fase di budgeting ed estendere la visibilità delle informazioni relative alla qualità, secondo logiche di just-in-time per muoversi sempre più velocemente sul mercato».