Una coalizione di aziende è decisa a non scendere a compromessi con chi vorrebbe indebolire le misure di protezione digitali
Si chiama Information Technology Industry Council (ITIC) ed è una coalizione di compagnie tech che sono ferme sul non concedere backdoor o vie alternative alle loro misure di protezione digitali alle agenzie governative, come la NSA. La questione è calda: dopo gli attentati di Parigi una parte degli addetti ai lavori ha posto la questione della possibilità che organi governativi possano frugare tra le attività online dei cittadini, nello scopo di identificare e prevenire attacchi terroristici. Ovviamente non tutti sono d’accordo e l’ITIC si pone in prima linea nel chiedere misure di garanzia nei confronti degli utenti, pur portando avanti precise operazioni di sicurezza internazionale.
La coalizione
I nomi che compongono l’Information Technology Industry Council non sono banali: AOL, Akamai, Dell, Facebook, HTC, Microsoft e Hewlett Packard Enterprise. Da parte del gruppo non vi sono informazioni particolari se non un comunicato ufficiale che in parte recita: “Apprezziamo profondamente il lavoro delle forze dell’ordine e della sicurezza nazionale di proteggerci, ma le richieste di indebolire la crittografia o creare backdoor per violare i dispositivi e monitorare i dati di utilizzo potrebbero dar vita ad un panorama in cui diversi soggetti avrebbero libertà di sfruttare le vulnerabilità. Ciò darebbe vita a seri danni, sia fisici che finanziari, in tutte le società e a livelli diversi dell’economica. L’indebolimento della sicurezza con l’obiettivo di far progredire la sicurezza semplicemente non ha senso”.