Crescono le minacce informatiche per gli iDevice. Ora è la volta di un malware che attacca anche i dispositivi senza jailbreak
Fino a qualche mese fa lo scudo principale per proteggere i propri iPhone e iPad dalle minacce informatiche lanciate in rete era l’assenza del jailbreak. In quel caso infatti era quasi impossibile installare applicazioni conservate al di fuori dell’App Store, se non avendo un link diretto al file e il certificato rilasciato da uno sviluppatore specifico. Con il tempo il panorama iOS è entrato sempre di più nei pensieri di hacker e criminali, se non altro per il vasto numero di persone in possesso di un melafonino e, di conseguenza, delle elevate informazioni personali conservate al suo interno. L’ultima minaccia che scatena il panico tra gli utenti Apple si chiama YiSpecter e sembra colpire soprattutto in Cina e a Taiwan.
Cosa succede
“YiSpecter si è diffuso soprattutto in quei paesi – ha spiegato l’azienda di sicurezza Palo Alto Network che lo ha individuato per prima – in vie considerate inusuali, come il traffico veicolato dagli ISP nazionali, abusando di API private, oppure tramite app offerte da community specifiche e installate offline. Molte delle vittime hanno già riportato il problema ad Apple, spiegando come l’infezione si sia propagata anche su dispositivi senza il jailbreak”. Il malware ha girovagato in rete per più di 10 mesi ma solo Palo Alto, su 57 compagnie presenti nel circuito VirusTotal, è stata in grado di rilevarlo. Una volta insediato su iOS, il malware può scaricare, installare ed eseguire codice arbitrario, modificando parti software e inviando informazioni a server esterni. Si attende una soluzione definitiva da parte di Apple.