Tim Cook di Apple: “Il software è il futuro dell’auto”

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Il CEO di Apple, Tim Cook, ha parlato di Apple Watch, del futuro del software nel settore dell’automotive e dello spionaggio governativo

Il CEO di Apple, Tim Cook, è stato intervistato durante l’evento Wall Street Journal Digital Live e ha rilasciato alcune importanti dichiarazioni in merito alla futura strategia dell’azienda da lui guidata. Nonostante le critiche ricevute dal miliardario Elon Musk, il numero uno della Mela ha affermato che Apple Watch ha riscosso un grande successo ma non ha voluto entrare nel merito della distribuzione: “Non annunceremo numeri. Non voglio aiutare i nostri concorrenti. Ne abbiamo consegnati moltissimi nel primo trimestre, e nell’ultimo ancora di più. Posso prevedere”. Cook ha anche confermato che Apple Music conta 6,5 milioni di utenti ma le rivelazioni più importanti riguardano il settore automotive e la sicurezza.

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Tim Cook: “Porteremo l’esperienza di iPhone sull’automobile”

In questi tempi si parla molto del possibile lancio da parte di Apple di una autonomous car anche se anche in questo caso Elon Musk si è detto poco entusiasta all’idea. La vettura a guida autonoma dovrebbe arrivare nel 2019 ma Cook, interrogato sulla questione, ha preferito parlare del futuro del software nel settore delle quattro ruote.

“Il software diventa sempre più importante come parte dell’auto del futuro. – ha detto il CEO di Apple – Il settore della guida autonomia è sempre più importante. Sembra che questa industria stia per vivere un cambiamento profondo. Vogliamo che le persone possano ritrovare l’esperienza dell’iPhone sulla loro auto. […] L’industria è sul punto di un cambiamento profondo, non una semplice evoluzione”.

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Infine, Cook ha parlato delle intromissioni governative nella privacy dei cittadini, che hanno spinto Facebook a creare un apposito avviso nel caso vengano evidenziati segni di spionaggio da parte dell’intelligence. Il CEO ha lanciato anche una velata critica nei confronti di Android, che come molti sapranno è l’OS più colpito dagli hacker.

“Non faremo concessioni in nome dell’esperienza utente.  – ha detto il manager di Cupertino – Crediamo che si possano avere entrambe. Crediamo che la crittografia sia obbligatoria nel mondo moderno. L’assenza di backdoor è un obbligo. Non si può avere una backdoor che sia solo per i buoni. Ogni backdoor è una porta che i cattivi possono usare. Nessuno dovrebbe dover decidere su privacy o sicurezza. Dovremmo essere abbastanza intelligenti da fornire entrambi”. L’intervistatore ha ricordato a Cook che questo tipo di attività da parte del Governo permettono anche di combattere più efficacemente la criminalità ma il CEO ha così risposto a questa affermazione: “Se ci fosse un modo per esporre solo i criminali, sarebbe una gran cosa. Ma non è così che stanno le cose”.