Associazione LibreItalia ONLUS annuncia l’inizio del processo di migrazione a LibreOffice del Ministero della Difesa con la prima lezione al gruppo dei formatori interni che si terrà giovedì 15 ottobre.
In base all’accordo sottoscritto lo scorso 15 settembre, LibreItalia organizzerà un primo corso gratuito di formazione dei formatori, finalizzato a creare un nucleo di docenti in grado di formare i colleghi e supportare così, senza costi aggiuntivi, l’adozione di LibreOffice come programma di produttività individuale.
I docenti volontari di LibreItalia impegnati in questa prima attività sono Certified Trainer LibreOffice e hanno una lunga esperienza nell’ambito delle migrazioni. Il loro obiettivo è quello di guidare una squadra di 25 formatori professionisti del Ministero della Difesa nell’apprendimento delle funzioni di LibreOffice, da ritrasferire – secondo un modello di formazione a cascata – prima ad altri formatori interni, e poi agli utenti.
Parallelamente a questa attività in aula, Ministero della Difesa e Associazione LibreItalia stanno lavorando alla realizzazione di un percorso di e-learning su LibreOffice, che verrà rilasciato con licenza Creative Commons per il riutilizzo da parte della comunità. Il percorso di formazione è finalizzato anche al superamento degli esami per la nuova ECDL, Patente Europea del Computer.
La formazione nei progetti di migrazione rappresenta, insieme alla comunicazione del progetto, uno dei punti cardine nel protocollo elaborato da The Document Foundation e adottato dal Ministero della Difesa. La formazione dei formatori interni consente un importante risparmio di risorse, che si va ad aggiungere a quello legato alla riduzione del costo delle licenze software.
“Abbiamo in programma già nei prossimi giorni – afferma Italo Vignoli, presidente onorario di LibreItalia – incontri con alcuni dirigenti del Ministero della Difesa, finalizzati a condividere le fasi e le modalità di attuazione del progetto di migrazione. Il passaggio da una soluzione proprietaria, per quanto estremamente diffusa, come Microsoft Office, a una libera che si basa sull’utilizzo e sul rispetto degli standard come LibreOffice, rappresenta un passo in avanti significativo per il Ministero della Difesa, che in questo modo è il primo tra i grandi enti pubblici italiani a essere allineato con le scelte più avanzate in termini di interoperabilità”.
La scelta della suite libera per ufficio LibreOffice e del formato standard aperto Open Document Format (ODF) da parte del Ministero della Difesa costituirà un importante best practice da replicare nelle altre Pubbliche Amministrazioni italiane.