Numerose novità e una visione strategica che, per alcuni versi, va in controtendenza rispetto ad altri player di mercato: con queste carte da giocare, IBM spiega cosa cambierà nel prossimo futuro
L’incontro è stato tenuto a Milano per un gruppo di giornalisti storici del mondo IT e ha offerto a IBM l’occasione per introdurre alcuni dei temi che domineranno il futuro di Big Blue. Ha inaugurato la sessione Paolo Sangalli, Director Systems & Tecnology Group di IBM Italia, con un intervento dedicato alle ultime novità IBM, per sottolineare come l’azienda abbia effettuato un riposizionamento con nuovi prodotti nella fascia alta del mercato. «Le aziende continuano a investire sulla tecnologia in quanto fattore abilitante della trasformazione digitale in atto», ha sottolineato Sangalli. Le tre aree al centro dell’interesse e degli investimenti IT in questo periodo sono soprattutto, secondo Sangalli, l’infrastruttura, che dev’essere «scalabile ed elastica», gli analytics, cioè le applicazioni analitiche e la sicurezza. IBM, che è presente in tutt’e tre le aree, ha deciso di portare le proprie piattaforme mainframe sul mondo Linux, lanciando LinuxOne, anche perché «80 aziende italiane su 100 dotate di mainframe hanno deciso di migrare su Linux». Così, sono due le novità “mainframe open” IBM annunciate di recente: LinuxOne Emperor e LinuxOne Rockhopper, dove il primo sistema è il più performante, mentre il secondo è un entry level. Nell’ambito più specifico dello storage, IBM ha scelto due strade principali: il Software Defined Storage e l’impiego della tecnologia flash.
Spazio allo storage
Lo storage, a causa della crescita esponenziale dei dati in atto ormai da tempo sul mercato, ha assunto oggi un’importanza ancora più centrale nell’IT. Per questo IBM, anche in quanto leader di mercato, ha deciso di ripensare la propria strategia in questo settore. «Sono tre le milestone IBM nello storage -, ha spiegato Francesco Casa, Manager of Storage Solutions, Italy -: agilità, controllo ed efficienza». L’agilità significa essere in grado di rendere disponibili i dati in pochi secondi; il controllo consente di spostare i dati on-premises o nel Cloud, a seconda delle esigenze (la soluzione di IBM è sempre ibrida), mentre l’efficienza significa alla fine anche tenere i costi sotto controllo. Tra le novità storage recentemente lanciate da IBM ricordiamo Lto7. Lto (Linear tape-open) è una nuova cartuccia a nastro in grado di immagazzinare 6 Tb, che diventano 15Tb con la compressione. «Il costo del tape è attualmente il più basso del mercato e la tecnologia sarà sempre più utilizzata», ha commentato Casa. A seguire, la famiglia di sistemi di storage a disco Ds8880 comprende tre prodotti: l’entry level, Ds8884, poi Ds8886, che andrà a sostituire l’attuale Ds8887 e infine Ds 8888, a tecnologia flash, adatto per grandi aziende che necessitano di alte prestazioni. I primi due saranno disponibili nei primi giorni di dicembre; per Ds8888 occorrerà attendere la prima metà del 2016. La piattaforma per il Software Defined Storage, IBM Spectrum Storage, offre 6 pillar: Control, Protect, Archive, Virtualize, Accelerate, Scale, per altrettante esigenze di chi deve gestire lo storage più sofisticato sia basato su hardware IBM che non. Infine, la recente acquisizione di Cleversafe ha portato in dote a IBM un software per lo storage a oggetti, e una serie di appliance a basso costo basate sulla tecnologia dsNet (Dispersed Storage Network), che consente di ottenere gli stessi risultati di Raid ma con un consumo di risorse molto inferiore.