La collaborazione intelligente

Pezzuto Francesco_Vimar

Il percorso verso la smart collaboration può essere pieno di insidie tecnologiche, organizzative e culturali. Gli investimenti in smart working e UC&C consentono di avere un ROI tangibile in termini di aumento della produttività e di snellire i processi di business, riducendo i costi (spese per trasferte, spese di interconnessione), ma il beneficio più grande è la qualità del lavoro. La storia di Vimar inizia nell’immediato dopoguerra, a Marostica (VI), il 1° maggio del 1945.

Oggi la nostra azienda è leader nella produzione di materiale elettrico, elettronico, di sistemi di home & building automation, di videocitofonia, TVCC e automazioni per cancelli offrendo una gamma completa di soluzioni per installazioni sia all’interno come all’esterno dell’edificio. Siamo un’azienda 100% italiana, perché crediamo nel made in Italy. Ci confrontiamo in un mercato globale, fatto di competitor globali, e quindi la nostra capacità di introdurre innovazione in azienda diventa un elemento strategico per reggere la competizione e continuare a produrre in Italia. La passione e la voglia di innovare contraddistingue i nostri prodotti. Vimar è leader di mercato in Italia e uno dei principali brand di riferimento nel mercato internazionale.

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Abbiamo intrapreso un percorso di trasformazione, dotando l’azienda dei più evoluti strumenti di comunicazione per garantire non solo ai dipendenti la possibilità di accedere a dati e applicazioni aziendali in qualunque momento, senza vincoli di localizzazione, ma anche per abilitare nuovi modelli di gestione delle relazioni con stakeholder esterni all’impresa, a partire da clienti e fornitori. In particolare, in concomitanza di un progetto a supporto della rete commerciale, abbiamo deciso di lanciare una soluzione di Information & Communication Mobility, con l’obiettivo di dotare tutta la forza vendita di device mobili su un sistema CRM in grado di mappare tutte le opportunità di business. Siamo passati così da un concetto di uffici distribuiti a un concetto di “lavoro sul campo”. Il secondo passo è stato di fornire anche strumenti di lavoro condiviso in mobilità. Per la fase pilota di questo secondo step è stato ingaggiato il top management, in modo da dare l’esempio. Le soluzioni di smart working abbattono le barrire culturali.

La tecnologia deve essere cavalcata e governata per portare innovazione in azienda e dare vantaggio competitivo. Gli strumenti di collaborazione sono perfettamente integrabili con soluzioni di CRM e Extended ERP. L’aspetto della sicurezza non è da trascurare, ma non deve essere un deterrente all’innovazione. Anche l’approccio manageriale è un fattore determinante. Il manager deve pensare di integrare le proprie competenze e adottare un approccio di team leadership più partecipativo, stimolatore di comunicazione e facilitatore di queste nuove tecnologie per rendere più efficiente e più efficace il proprio lavoro. L’altro progetto che ci ha permesso di rendere più efficiente il processo di collaborazione intelligente, mettendo in relazione vendita e produzione, riguarda l’ottimizzare la catena del valore con il demand forecasting per tracciare la domanda in modo efficiente e l’ottimizzazione della supply chain. L’ottimizzazione dei processi di supply chain è un tassello fondamentale della nostra strategia volta a garantire un prodotto coerente con i requisiti di mercato e disponibile nei tempi richiesti.

La supply chain però è solo la parte terminale di quella catena del valore che ha inizio dalla previsione della domanda per passare alla pianificazione della produzione, ai controlli di qualità, fino alla distribuzione. Il forecast della domanda è un fattore chiave, tanto più rilevante in un mercato ormai maturo. L’elevato tasso di innovazione e il moltiplicarsi delle iniziative promozionali accorciano drasticamente il ciclo di vita dei prodotti. Basti pensare, che l’avvicendamento dei prodotti dalla fase di creazione ricambi al processo di dismissione può toccare una percentuale annua del 15-20%, con l’effetto di una rotazione veloce della gamma prodotti e un aumento di complessità nella previsione della domanda. Capacità di previsione, analisi dei dati e condivisione delle informazioni a tutti i livelli possono influenzare positivamente la competitività e la redditività dell’azienda.

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Francesco Pezzutto CIO di Vimar