Il sistema cresce ulteriormente e ora integra una serie di nuove capacità per rispondere alle richieste del business
IBM ha celebrato i 500.000 utenti della sua piattaforma Watson Analytics aggiungendo un nuovo set di domande e risposte a cui l’intelligenza può dar seguito per soddisfare tutte le richieste in ambito professionale. Watson Analytics è un servizio basato sul cloud che gli specialisti possono utilizzare per accedere istantaneamente a diversi set di informazioni e ai potenti strumenti di analisi e predizione di IBM, attraverso un’interfaccia visuale tanto semplice quanto completa. All’inizio di ottobre l’azienda ha rilasciato agli sviluppatori le API di Watson per permettere anche a terzi di integrare l’Intelligenza Artificiale del super computer nei loro progetti.
Intelligenza maggiore
Ora IBM va anche oltre, aggiungendo nuove funzionalità al sistema che avrà accesso ad un nuovo numero di sorgenti tra cui IBM DB2, IBM Informix, IBM Netezza, IBM SQL Database, IBM dashDB e altri. Il tutto attraverso una messa in sicurezza delle informazioni veicolate grazie alla costruzione di un ponte affidabile che collegherà le informazioni esterne con la mente di Watson che potrà conservarle all’interno di dock dedicati. Spesso ci accorgiamo delle potenzialità della macchina quando lavora su temi di interesse globale, come lo sport (ad esempio Wimbledon) ma è nel mondo del business che il cervello pulsante di Watson può rappresentare un vantaggio. Secondo lo stesso computer, entro il 2018 il servizio enterprise più richiesto sarà lo “smart data discovery”, ovvero la possibilità di fruire di piattaforme avanzate per l’analisi dei dati, anche in forma predittiva. Per questo secondo IBM, il modello pay-as-you-go potrebbe rappresentare il traino principale per l’adozione di tali tecnologie anche da parte di early adopters e di utenti entry-level. Non a caso la compagnia aprirà nel 2016 una sede a San Francisco per mostrare le capacità di Watson alle startup e rendere la piattaforma parte integrante delle loro offerte.