L’azienda di Taiwan lancia un telefono a metà strada tra la fascia alta di mercato e il low-cost. Con un design che ha il sapore di Mela
Il 2015 non si chiude propriamente con il botto per HTC. Tra le indiscusse protagoniste del mercato smartphone del biennio 2013-2014 con modelli di tutto rispetto come One M7 e One M8, l’azienda non ha raccolto dalle vendite di One M9 quanto si aspettava e per questo ha deciso di fare cassa con versioni più economiche degli smartphone top. Ieri ha lanciato One A9, un cellulare che costa 399 dollari e che HTC indica ancora come un dispositivo high-range. Ci sarebbe da ridire in merito, vediamo perché.
Caratteristiche tecniche
Il processore è un Octa-core Snapdragon 617 con clock a 1.5 GHz, ci sono 2 GB di Ram, 16 GB di memoria interna espandibile con microSD fino a 2 TB (!), connessione Wi-Fi, 4 G, NFC e sensore per le impronte digitali. Come è chiaro, si tratta di elementi che difficilmente è possibile vedere assieme altrove, perché provenienti da prodotti appartenenti a fasce diverse. Lo schermo non è da impazzire ma nemmeno da buttare: 5 pollici Full HD Amoled con protezione (ottima) Gorilla Glass 4. Non ci sono gli speaker frontali presenti sui precedenti HTC One ma uno singolo, che però supporta ancora la tecnologia BoomSound. La fotocamera è da 13 Megapixel con tecnologia UltraPixel, in grado di catturare il 300% di luce in più rispetto alle camere prive dell’innovativa soluzione.
L’estetica
Qui il punto dolente. HTC si è lasciata influenzare forse troppo da Apple e dal suo iPhone 6 e successivo 6S. Ci sono davvero differenze minime tra i due; guardando il retro risulta difficile distinguerli se non per il logo HTC stampato al centro. Lo stile della Mela è unico e apprezzabile, di meno se lo si vede altrove. HTC One A9 sarà disponibile a breve in Italia nella versioni da 16 GB, con memoria espandibile, nei colori Carbon Gray, Opal Silver, Topaz Gold e Deep Garnet, ad un prezzo non ancora ufficializzato.