A pochi giorni dall’acquisizione di Emc, la quinta edizione dell’evento mondiale di Dell si caratterizza per numerosi annunci praticamente su tutti gli ambiti di attività, con le maggiori novità nell’ambito del cloud ibrido, in partnership con Microsoft, e dell’Internet of Things
Austin, Texas – Agilità, flessibilità e velocità. Per Michael Dell sono questi i tre elementi chiave per essere “future ready”, che è poi il leitmotiv dell’edizione 2015 di DellWorld, la kermesse della società in corso a Austin, capitale del Texas nonché città di origine di Dell. Un tema, quello del “future ready” declinato in molti modi durante l’evento, tra i quali anche la presenza di un esemplare originale dell’auto impiegata in “Ritorno al Futuro”, nota saga cinematografica degli anni 80, ambientata nella data chiave del 21 ottobre 2015, giornata clou dell’evento Dell dei giorni nostri.
Un nuovo colosso da 80 miliardi di dollari
Però attenzione: “Essere future ready non comporta prendere le tecnologie che si hanno e rimpiazzarle completamente, ma significa soprattutto utilizzare quello che è già in azienda e spingere sulla digital transformation”, ha ammonito Michael Dell, sottolineando che la società da lui capitanata è oggi “non solo future ready, ma ancora più forte con l’acquisizione di Emc, che ci rende un’azienda da 80 miliardi dollari di fatturato e con la leadership in 22 quadranti magici di Gartner, oltre che con una posizione di preminenza anche nell’IT di domani, sempre più costituita da cloud ibrido, analisi di big data, digital transformation, mobile e molto altro”. Il numero uno di Dell non ha inoltre mancato di ricordare che anche la nuova entità sarà privata, e quindi libera dalle logiche spesso non di lungo termine cui sono costrette le società quotate. E a chi gli faceva notare che un concorrente come HP si sia scisso in due aziende più piccole, Michael Dell ha sottolineato che “nello scenario dell’IT di oggi, in cui c’è un’esplosione di device diversi, aumentano i clienti non vogliono più molteplici fornitori, perché i CIO preferiscono aver a che fare con meno interlocutori, ma attivi su tutti i fronti della tecnologia. E mai come ora non siamo mai stati così forti sia finanziariamente sia sul mercato, dove siamo gli unici nell’end to end”.
Ipoteca sull’Internet of Things
Un end to end sempre più ricco, che spazia anche in territori emergenti come l’Internet of Things, cui è dedicato il nuovo Edge Gateway 5000, presentato un po’ enfaticamente come una “disruption” nel settore, in quanto è dotato di funzionalità analitiche per utilizzare al meglio i dati raccolti dai sensori e della capacità di operare anche in contesti estremi, ed è indicato per l’automazione dei contesti manifatturieri e degli edifici, cui viene proposta una soluzione vantaggiosa rispetto alle offerte basate su tecnologie proprietarie.
Il cloud ibrido con Microsoft
Di rilievo anche l’offerta sviluppata congiuntamente con Microsoft nel segno del cloud ibrido, annunciata da Michael Dell e da Satya Nadella, CEO di Microsoft, durante il keynote di apertura, nel quale i due boss hanno più volte ribadito la loro amicizia. La soluzione, chiamata Dell Hybrid Cloud System per Microsoft, punta a eliminare o almeno ridurre i tre fattori che rendono ancora titubanti alcune aziende nella migrazione verso il cloud, cioè la complessità, i rischi e i costi. È a questa frangia di perplessi che le due aziende si rivolgono, con una soluzione che può essere implementata in meno di tre ore, per poi scalare senza problemi sulla nuvola di Microsoft, l’ormai più che collaudata Azure. Sempre in tema cloud, nel corso dell’evento di Austin è stato annunciato che Dell è entrata a far parte del programma Cloud Solution Provider di Microsoft, diventando così a tutti gli effetti un reseller dei servizi Azure made in Redmond, oltre che della Microsoft Enterprise Mobility Suite e dell’offerta Office 365.
Infine, tra gli altri numerosi annunci, meritano una rapida menzione quelli nell’area server e storage, con i primi modelli hyperscale della linea Datacenter Scalable Solutions, anticipata due mesi fa, tra cui il Dell DSS 7000, che può arrivare fino a 720 TB di dati per chassis, e le nuove appliance iperconvergenti XC 6320 sviluppate in collaborazione con Nutanix, con caratteristiche di elevata scalabilità e che integrano al loro interno capacità di computing, storage e hypervisor.