Assintel Report: siamo (quasi) fuori dal tunnel. Mercato +1,7%

L'Information Technology in controtendenza rispetto alla crisi: +7% nel 2022

Il mercato IT nel 2015 finalmente è tornato a crescere del +1,7%, la ripresa è per buona parte merito del Software (+2,7%), mentre risalgono la china ma restano lievemente negativi l’Hardware –0,8% e i Servizi IT -1%. Continua la crescita della Digital Economy: le applicazioni di Digital Marketing segnano un +31%, il Cloud cresce del 20%, Internet of Things +16,7%, Business Intelligence, Analytics e Big Data +7,3%. La spesa IT cresce oltre il 3% nelle medie e grandi imprese, soprattutto Banche (+3,7), Assicurazioni (+3,4%), Utility (4,3%), TLC (+3,5%). Ancora al palo il Consumer (-1,1%) e i mercati legati alla Pubblica Amministrazione (sotto il -2%)

I mercati stanno navigando verso la trasformazione digitale e le aziende dell’Information Technology italiana si stanno attrezzando per accompagnarli: oltre la metà di loro sono vicine o hanno superato il “punto di non ritorno”, che fa da contrappunto alla ripresa degli investimenti in nuovi progetti di innovazione delle grandi imprese, il vero motore dell’industry IT. In questo modo il mercato nel 2015 riparte con un +1,7%, rimettendo in moto l’ecosistema digitale.

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La radiografia del mercato è il cuore del nuovo Assintel Report 2015, la ricerca annuale sul mercato del Software e Servizi IT in Italia effettuata da NEXTVALUE per conto di Assintel, l’associazione nazionale delle imprese ICT di Confcommercio – Imprese per l’Italia. Lo studio, patrocinato dall’AgID, quest’anno ha festeggiato il decimo anniversario con un grande evento in SMAU, ed è stato reso possibile anche grazie al contributo degli sponsor Asystel Italia, Etna Hitech, Epson, GData, Ingenico e dei partner istituzionaliConfcommercio, Infocamere e Smau.

rapari“Ora siamo di fronte ad un vero e proprio bivio: sta a noi imprese dell’Information Technology, di cui Assintel rappresenta la voce, scegliere la via della trasformazione. Dobbiamo cogliere a pieno il ruolo implicito che la nostra Industry deve avere a livello identitario: farsi promotrice di un cambiamento culturale, soprattutto nelle aree ancorate ai vecchi schemi, per contribuire al rilancio di tutto il nostro Sistema. Questa è un vera e propria mission, da accogliere nelle viscere e perseguire con coraggio”, ha affermato Giorgio Rapari, presidente di Assintel.“

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“Ciclicamente le tecnologie IT ci fanno un grande regalo” –  afferma Alfredo Gatti, Managing Partner di NEXTVALUE, cheAlfredo Gatti ha realizzato la ricerca per conto di Assintel – “Big Data, Analytics, Cloud Computing e IoT aprono numerose e importanti prospettive per le società di Software e Servizi italiane.
Di fronte alle nuove sfide, non dovremmo fare ciò che sembra aver sempre funzionato. Servizio, Contenuto e Trust sono i nuovi paradigmi e la Velocità diventa il fattore decisivo nella nuova economia dei risultati”.Il Governo in questo frangente critico ci deve però dare una mano: serve finanza vera, servono capitali di rischio garantiti dallo Stato che immettano liquidità utile a fare impresa e a crescere innovando”.

Numeri e trend del mercato IT

Il tema ormai maturo del 2015 è la customer experience, che diventa il punto di riferimento per ogni politica di investimento sull’innovazione. A riprova di ciò, per oltre il 45% dei 500 Direttori IT e CIO della Domanda intervistati per l’Assintel Report essa è il driver principale per i nuovi progetti attivati quest’anno. I budget IT delle aziende della Domanda sono aumentati per il 31% di loro e aumenteranno per il 36% nel 2016. Parallelamente, nel 2016 scenderanno al 22% le imprese che dichiarano di dover diminuire il budget in Information Technology. Cresce però solo il budget legato ai nuovi progetti di Innovazione: questo è un segnale importante per gli Operatori IT, che ci dice quanto sia strategico concentrarsi sul nuovo piuttosto che cercare rendite di posizione.

E nella classifica del “nuovo” per il 2016 spicca fra le priorità di investimento la Business Intelligence, con tutto quanto è utile per monitorare la Customer Experience, dal CRM al Digital Marketing agli Analytics ai Big Data, e il Cloud Computing, ormai adottato dal 64% delle imprese top e in crescita del +20%.

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A livello di settori verticali, sono in crescita i big spender, che sono tendenzialmente medio grandi imprese e che da sole coprono i 2/3 del valore del mercato. In particolare le Banche (+3,7), le Assicurazioni (+3,4%), le Utility (4,3%), le TLC (+3,5%). Riprende finalmente anche la crescita dell’Industria (+2%), mentre restano stagnanti le aziende del Commercio & Servizi, tendenzialmente micro e piccole (-0,7%), seppur con alcuni segmenti positivi come quello del Retail. Il “Consumer” conferma la discesa già vista lo scorso anno con un -1,1%. Inutile nascondere le vere note dolenti, che arrivano soprattutto dall’ambito pubblico: Sanità -2,6%, PA -2,5%, Enti locali -2%.

Parlando di euro, il mercato IT nel 2015 vale 24.701 milioni di Euro, trainato dalla robusta crescita del Software (+2,7%). Recuperano dallo scorso anno ma restano negativi i Servizi IT (-1%), minati dal calo delle tariffe professionali, e l’Hardware (–0,8%), compresso fra una crescita dei device mobili accompagnata da un’erosione dei prezzi da un lato, e dalla costante discesa di pc e infrastrutture che fa da contrappunto alla crescita del Cloud in tutti i suoi ambiti.