Apple dovrà pagare 234 milioni di dollari all’University of Winsonsin per aver utilizzato illegalmente alcuni suoi brevetti su iPhone e iPad
Una volta tanto sarà Apple a dover pagare per aver utilizzato un brevetto di un’altra azienda in modo illecito. Una giuria federale negli Stati Uniti ha inflitto alla Mela una multa di 234 milioni di dollari per aver sfruttato per i suoi processori A6 e A7 alcuni patent depositati dall’University of Winsconsin. La società di Cupertino, che ha presentato i nuovi iMac Retina, ha già annunciato che farà ricorso.
Il giudice ha ritenuto che Apple abbia utilizzato in modo arbitrario alcuni brevetti per il miglioramento della gestione energetica dei processori depositati dall’ateneo statunitense all’ufficio preposto nel 1998. Nel 2008 l’università aveva già fatto causa ad Intel per lo stesso motivo e 6 anni dopo tutto si risolse con un patteggiamento. Dopo la sentenza, Apple ha annunciato che presenterà ricorso contro la decisione del giudice in quanto i brevetti non sarebbero validi e ha sottolineato che la multa è fin troppo salata. La Mela ritiene infatti che sarebbe stato più equo un prezzo di 7 cent di dollaro per ogni dispositivo che sfrutta i brevetti incriminati per un totale di 10 milioni di sanzione.
“Riteniamo che la nostra tecnologia abbia preceduto i tempi. Venti anni fa abbiamo provato ad anticipare come i computer avrebbero dovuto operare oggi. – ha sottolineato Gurindar Sohi, uno dei professori che ha sviluppato la tecnologia – Il nostro gruppo ha investito l’equivalente di 11 anni di lavoro per risolvere questo problema”.