Qualità e risparmio? Epson vince la sfida

Non c’è partita tra le stampanti laser tradizionali e le rivoluzionarie business inkjet WorkForce Pro RIPS. Dal confronto sul campo emerge un risparmio di quasi 20mila euro all’anno

Dalla ricerca comparativa svolta nel Comune di Padova, come ente sperimentatore, presso il settore della Polizia Municipale e Protezione Civile, è emerso che le stampanti business inkjet WorkForce Pro RIPS di Epson permettono di tagliare l’89% dei costi di energia e manutenzione, risparmiando quasi 20mila euro all’anno rispetto alle stampanti laser tradizionali, se si considera l’intero parco installato di un Comune di medie dimensioni come quello del capoluogo veneto. Questi, gli esiti di fondo dello studio svolto dalla società di consulenza per progetti di sviluppo sostenibile Punto 3, che ha messo a confronto due stampanti Epson di nuova generazione con altrettante laser tradizionali già presenti negli uffici. «Il progetto si è svolto in quattro fasi» – spiega Flavio Attramini, business manager di Epson Italia. «La prima ha riguardato la definizione del protocollo di sperimentazione, la seconda, la procedura di analisi, la terza, il campionamento lungo un arco temporale di due mesi, mentre la quarta ha esaminato la realizzazione del progetto e la raccolta di documentazione».

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Autonomia e semplicità

Lo studio – certificato dal British Standards Institution (BSI), il primo ente di normazione al mondo – ha evidenziato i benefici ambientali, economici e gestionali della tecnologia a getto d’inchiostro su un volume pari a 100mila stampe. «La tecnologia RIPS – Replaceable Ink Pack System, sistema di inchiostri sostituibile – di Epson prevede l’utilizzo di sacche d’inchiostro a elevata capacità, che garantiscono maggiore autonomia di stampa, semplicità e riduzione degli interventi di manutenzione». Infatti, il sistema permette di stampare fino a 75mila pagine senza cambiare i consumabili. Il basso consumo energetico dell’innovativa tecnologia si traduce in una riduzione delle emissioni di CO2 equivalente pari al 95% (0,24 tonnellate contro le 5,4 tonnellate generate dalle stampanti laser) e in una riduzione dell’84% nella produzione di rifiuti associati all’utilizzo dei consumabili (148 kg contro i 900 kg generati dalle laser). Il consumo energetico viene ridotto dell’80% nel formato A4 e del 95% nel formato A3. I risparmi a livello di energia derivano dall’utilizzo della tecnologia inkjet, che per Epson è l’esclusiva tecnologia PrecisionCore, che emette la goccia d’inchiostro tramite impulso elettrico. Questa testina è il risultato di uno dei più importanti investimenti in ricerca e sviluppo nella storia di Epson e unisce competenze elevatissime nella realizzazione di sistemi micro-elettromeccanici (MEMS) con i progressi nella scienza dei materiali per migliorare la precisione e l’efficienza del sistema di stampa. «La stampante non ha fusore né fotoconduttore, e questo permette una gestione semplificata del prodotto» – precisa Flavio Attramini.

Come dare un taglio alla spesa

L’indagine ha chiarito che se il Comune di Padova impiegasse solo stampanti Epson WorkForce Pro RIPS risparmierebbe quasi 20mila euro all’anno. Ma se tutti i comuni italiani di dimensioni analoghe passassero alla nuova tecnologia, i numeri salirebbero a quasi mezzo milione di euro, con una riduzione nella produzione di rifiuti pari a 40 tonnellate e 123 tonnellate in meno di CO2 equivalente. Risultati molto rilevanti, specialmente in riferimento alle politiche di Green Public Procurement e al decreto ministeriale del 13 dicembre 2013 sui criteri ambientali minimi per l’acquisto di forniture di attrezzature elettriche ed elettroniche d’ufficio. «Le stampanti Epson sono certificate Energy Star e danno garanzie di qualità della stampa e di risparmio energetico». Parlando di prezzi, l’offerta è competitiva rispetto a prodotti omologhi presi in considerazione e i risultati sono in linea con le attese. «La nostra mission – conclude Flavio Attramini – è superare le aspettative con soluzioni perfette per le esigenze degli uffici e delle PMI, aprendo la strada a una tecnologia, al tempo stesso più efficiente e amica dell’ambiente».

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