Alcuni benchmark rivelerebbero le prestazioni del processore che ha il compito di risolvere i problemi dell’attuale 810
Qualcomm si appresta a rilasciare il tanto agognato Snapdragon 820 che potenzierà i migliori smartphone in uscita dalla fine di quest’anno al 2016. Il processore ha il compito di raffreddare gli animi intorno alla versione 810 che ha causato una serie di problemi ai dispositivi sui quali è montato, sofferenti di un eccessivo surriscaldamento. Ma non è di certo questo l’unico fine della prossima generazione di CPU prodotta dall’azienda statunitense. Dietro ci sono anche una migliore gestione dell’autonomia e della collaborazione tra le parti hardware dei dispositivi.
Alcuni benchmark diffusi da AnTuTu raccontano di un punteggio pari a 83.770, quando la versione precedente era ferma ai 58.000. I test sono stati condotti a bordo di un Green Orange X1 Pro, prototipo cinese costruito apposta per tirare al massimo i chip durante prove del genere.
Condivisione di risorse
Snapdragon 820 lavora su un principio di “calcolo eterogeneo”, ovvero nella condivisione dei core tra la CPU, la GPU e il DSP. In questo modo alcune app possono beneficiare dell’apporto di diversi componenti: durante la visione di un video in HD in streaming ad esempio, oltre alla qualità della connessione e riproduzione, il sistema baderà anche alla qualità, prelevando forze dedicate dalla gestione della parte grafica. Il tutto è reso possibile da Symphony, il nuovo strumento di gestione del chip che controlla la priorità e la configurazione degli elementi della CPU. Dentro l’820 ci sarà Kryo, il primo processore quad-core a 64-BIT prodotto dalla compagnia, assieme ad una Adreno 530 e un DSP Hexagon 680. Il primo cellulare con a bordo il nuovo chip potrebbe essere l’Xperia Z5 Ultra di Sony che fonti dicono potrebbe debuttare a marzo in Giappone.
