Si aggiorna la missione del vendor: accento su navigazione protetta estesa al mobile e acquisti sicuri
Milano. La concordia prospera in un ambiente vincente. Un affiatamento che traspare tutto dall’immagine pubblica di Kaspersky Lab. E un tasto su cui batte anche la presentazione ufficiale sia della nuova offerta di soluzioni consumer 2016 che della nuova sede della multinazionale tascabile russa, fondata dall’ormai poco meno che mitica figura di Eugene Kaspersky. Una storia iniziata nel 2008 con l’apertura della prima sede a Roma e che oggi entra in una nuova fase. Una nuova casa che traguarda un nuovo inizio, come sottolinea Morten Lehn, responsabile nel nostro Paese di Kaspersky Lab. “Un investimento importante. Ora è possibile pianificare la crescita, trainata soprattutto da nuovi clienti business ed enti pubblici”, enfatizza Lehn quasi a sfilarsi un abito ormai troppo stretto per un business che cresce da anni ininterrottamente. Venti dipendenti che nei prossimi mesi diventeranno almeno 30. Forze fresche “che ci permetteranno di seguire ancora meglio rivenditori, distributori e clienti”.
E di continuare lungo i binari dell’idea di partenza di realizzare delle soluzioni per proteggere i risparmi delle persone. Ben prima che il commercio elettronico diventasse mainstream come lo è oggi che quasi non organizziamo più un viaggio o acquistiamo un libro senza passare dalla rete. Un mondo cambiato parecchio da allora. Con attacchi non più rivolti soltanto alla piattaforma Windows, il raggiro (social engineering) assurto a scienza e un giro d’affari del crimine informatico che fa impallidire qualsiasi cartello della droga sudamericano. Un mondo che ha già conosciuto Stuxnet, il primo virus che – si dice – avrebbe potuto far saltare in aria una centrale atomica e un dispiegamento di tecnologia, conoscenze e risorse semplicemente impensabili meno di un decennio fa.
“Un mondo sovraccarico di honeypot” afferma Moiseev riconoscendo cavallerescamente la paternità dell’affermazione a Eugene Kaspersky. Solo che una volta le honeypot erano proprio quelle della traduzione e cioè delle trappole per i malintenzionati. Mentre oggi sono oggetti di utilizzo quotidiano trasformatisi loro malgrado in irresistibili calamite per i malintenzionati. Televisori, smartphone, tablet. E presto auto, frigoriferi, lavatrici, potrebbero diventare ostaggio dei criminali. E noi con loro. L’offerta di prodotti di Kaspersky Lab non può non tenere conto di questi cambiamenti. E per questo l’azienda intende rivolgersi sempre di più alle famiglie e agli utenti con un linguaggio semplice ma con immagini dal forte impatto. Per comunicare che la sicurezza è una cosa seria.
“E che non è più – se mai lo è stata – un’entità lontana dalle abitudini quotidiane delle persone” illustra Aldo del Bò, Marketing Director Europe Kaspersky Lab. Un messaggio chiaro. Premiato dai risultati. “Il vantaggio tecnologico nel settore finance è di circa un anno e mezzo” afferma Moiseev. Che cita quale esempio di questo strapotere tecnologico la capacità dei prodotti Kaspersky di catturare e neutralizzare Duku2, il famigerato trojan che tanti danni ha causato al settore finanziario – vedi l’indagine Interpol in corso da mesi e che vede coinvolti almeno sette istituti bancari di prima grandezza – connessa alla capacità di ricaduta della ricerca Kaspersky anche sui prodotti destinati alla fascia consumer, uno dei focus principali dell’azienda. Alla quale non a caso si rivolge in prima battuta l’offerta 2016 di Kaspersky Lab, declinata su tre soluzioni: AntiVirus, Internet Security, e IS Multidevice, il prodotto di punta che raggruppa tutte le tecnologie sviluppate dal vendor russo. Tutte le soluzioni sono centrate su un’attenzione particolare alla privacy degli utenti, in cima alle loro preoccupazioni come dimostra l’indagine Consumer IT Security Risks Survey 2015 condotta in collaborazione con B2B International.
“La fiducia di utenti e utilizzatori si conquista con soluzioni di sicurezza in grado di garantire il più alto livello di privacy sui dispositivi utilizzati” afferma Gianfranco Vinucci, Head of Support & Services Kaspersky Lab Italia. “Le nuove versioni di Internet Security e IS Multi-Device sono state realizzate con questo obiettivo”. Vedi la funzione Webcam Protection, che consente all’utente di bloccare qualsiasi tentativo di intrusione e furto di immagini dalla fotocamera e dalla webcam. Oppure le funzioni Change Control in grado di rilevare ogni tentativo di apportare modifiche ai device dell’utente e Privacy Cleaner, un tool che consente di rimuovere tutte le tracce digitali lasciate sul computer, cronologia ed elenco dei documenti aperti di recente compresi, indipendentemente dalla versione di Windows installata.
“La privacy personale è un diritto di ciascuno di noi, sia nel mondo reale che in quello virtuale. Noi di Kaspersky Lab facciamo tutto il possibile per proteggere tutto ciò a cui i nostri utenti tengono maggiormente” afferma Lehn. “Naturalmente queste misure sono più efficaci se gli utenti stessi adottano misure per navigare in Internet in modo sicuro” chiosa Lehn. Qualcuno si sente di dargli torto?