AMD rivela i risultati di un’indagine condotta per determinare l’impatto ambientale delle sue APU (Accelerated Processing Unit) A-Series di sesta generazione, note con il nome in codice di “Carrizo”.
Lo studio mostra che utilizzare i nuovi processori invece delle APU della generazione precedente può consentire alle aziende di ridurre sensibilmente l’impatto ambientale della propria infrastruttura IT.
Lo studio è basato sul Greenhouse Gas Protocol (GHGP) stabilito dal World Resources Institute (WRI) e dal World Business Council for Sustainable Development (WBCSD), un protocollo universalmente riconosciuto. I risultati sono stati annunciati durante un media panel sponsorizzato da AMD per discutere di information technology ed efficienza energetica. Lo studio rivela anche come il 60% delle aziende presenti nel Fortune 100 abbiano stabilito obiettivi pubblici per la riduzione del loro impatto ambientale.
Tra gli elementi emersi dallo studio, spicca come un’azienda che decidesse di aggiornare un parco macchine di 100,000 PC scegliendo le APU AMD A-Series di sesta generazione, nel corso dei 3 anni del ciclo medio di vita dei prodotti in ambito aziendale potrebbe:
· risparmiare 4,9 milioni di kilowattora di elettricità – o un corrispettivo monetario di quasi 500 mila dollari;
· ridurre le emissioni di CO2 di 3,350 tonnellate – equivalenti alle emissioni generate dall’energia necessaria per alimentare 461 abitazioni.
AMD è fermamente convinta dell’importanza di soluzioni che consentano di ridurre l’impatto ambientale in ambito tecnologico, come testimoniato anche dalla presenza dell’azienda nel Dow Jones Sustainability Index (DJSI) per il Nord America, lista nella quale è presente per il quattordicesimo anno consecutivo. Questo riconoscimento premia l’impegno di AMD nei confronti dell’ambiente e della società più in generale.