Betagoogle è un sito che riprende in toto il design di Google per sensibilizzare l’opinione pubblica verso la situazione dei migranti
Qualche giorno fa è apparso online un sito identico in tutto e per tutto a Google ma con uno scopo ben diverso dal servizio di Mountain View. Il portale si chiama Betagoogle e riprende il design del motore di ricerca di Big G ma si propone come uno strumento di sensibilizzazione nei confronti dei migranti e dei Paesi che stanno affrontando la difficile gestione di un flusso così intenso di migranti.
Betagoogle: il portale che denuncia i numeri sui migranti
Betagoogle si presenta esattamente come il servizio a cui si ispira ma andando ad inserire le parole da ricercare il sito completa da sé il testo. “Dove posso trovare un posto sicuro?”, è la domanda posta dal portale che si immedesima nel ruolo del rifugiato. Successivamente appare una pagina intitolata “Ovviamente non possiamo predire il futuro” che illustra i numeri relativi ai migranti. Ogni giorno 60 milioni di profughi si chiedono come faranno a sopravvivere. “Abbiamo usato un finto Google per ottenere la tua attenzione, – scrivono ancora gli autori di Betagoogle – perché apparentemente ti interessa solo il tuo futuro. Per favore prenditi un momento per pensare al loro futuro”. Il servizio poi consente di vedere immagini dei migranti e di accedere al sito dell’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati dove poter effettuare una donazione in loro favore.
Sebbene questo progetto non c’entri assolutamente niente con Google, anche l’azienda di Mountain View ha fatto la sua parte per aiutare i profughi. Big G ha creato un’apposita campagna per raccogliere fondi a sostegno delle associazioni che aiutano i migranti e ha promesso di raddoppiare la cifra raccolta fra gli utenti una volta raggiunti i 5 milioni di dollari di donazioni.