Banca Popolare di Bari ha scelto la soluzione Credit Quality Management di Cedacri per migliorare visibilità e capacità d’intervento sui crediti problematici
Banca Popolare di Bari, fondata nel 1960, controlla il Gruppo Banca Popolare di Bari, che comprende oggi Cassa di Risparmio di Orvieto, Tercas e Caripe, per una rete di quasi 400 filiali dislocate in 13 regioni italiane. Offre servizi a tutti i segmenti di clientela (privati, liberi professionisti, imprese, PA) sia in ambito Credito sia Finanziario e Assicurativo.
Negli ultimi anni, ha sviluppato una pluralità di iniziative per rendere più efficienti i processi di gestione del Credito, orientate tanto all’adeguamento alle normative quanto al soddisfacimento delle esigenze interne di natura commerciale e gestionale. Nello specifico, è stata sviluppata e implementata la Pratica Elettronica di Fido (2008) e messa in opera la procedura Bridge per il monitoraggio del Credito (2010); sono state quindi rivisitate nel loro complesso le procedure di monitoraggio e recupero crediti (2013).
Le esigenze di business
«Con specifico riferimento alle attività di monitoraggio della qualità del Credito, avvertivamo diverse esigenze» – ricorda Luigi Jacobini, vicedirettore generale della Banca Popolare di Bari. «In primo luogo, intendevamo ridefinire i modelli di gestione del Credito per ottenere maggiore efficacia, con una diminuzione della rischiosità e delle perdite, ed efficienza, con una riduzione delle strutture di costo operativo. Ci premeva inoltre migliorare la gestione dei crediti problematici e delle sofferenze, affinando le cosiddette procedure di early warning e delinquency management attraverso l’uso di strumenti adeguati».
La Banca si è dunque rivolta al mercato per individuare una soluzione che la supportasse nel raggiungimento di questi obiettivi, scegliendo infine l’applicativo Credit Quality Management (CQM) di Cedacri. Il progetto d’implementazione, conclusosi a fine 2014, consente oggi alla Banca di fare leva su una soluzione perfettamente parametrizzata rispetto alle proprie esigenze e ben integrata con le ulteriori procedure interne di gestione del credito anomalo.
Strategia e soluzione
«La scelta della soluzione Cedacri è stata dettata da più fattori» – spiega Francesco Nardulli, responsabile della divisione risorse organizzative e qualità. «Essa ci consente in primo luogo di automatizzare l’individuazione delle posizioni da monitorare e tutte le politiche di gestione della qualità del Credito. Ancora, ci permette di segmentare la clientela in sotto-portafogli, associando a ciascuno diverse politiche creditizie e strategie gestionali. Inoltre, gli operatori vengono supportati con approcci differenziati in base al ruolo e dispongono di viste complessive di portafoglio che potenziano le attività di controllo e ottimizzano così le performance di recupero». Ulteriori caratteristiche hanno giocato a favore della soluzione CQM di Cedacri: per esempio, la possibilità di individuare, per ogni posizione, motivo del controllo, eventi e anomalie e di gestirne la classificazione di status e le politiche di accantonamento, o ancora le funzionalità di controllo dell’adeguatezza delle azioni svolte e di reporting direzionale e operativo sulla qualità del portafoglio Crediti.
Risultati conseguiti
«La soluzione CQM si è integrata perfettamente con gli altri sottosistemi Cedacri già in uso al nostro interno, aspetto che ha garantito efficienza ed efficacia nella gestione dei dati» – commenta ancora Luigi Jacobini. «In effetti, abbiamo da tempo un rapporto di partnership con Cedacri per la gestione dei nostri sistemi informativi e anche in questo progetto abbiamo potuto contare sulla consueta professionalità del suo team».
Banca Popolare di Bari continua a tenere fisso lo sguardo sull’area Crediti. «Lo scenario di mercato e l’evoluzione costante della normativa ci impongono un adeguamento continuo» – conclude Luigi Jacobini. «è per questo che sono già in corso ulteriori attività di miglioramento della procedura, al fine di garantirne la costante rispondenza alle prescrizioni normative».