Anche l’India attacca Google per le ricerche online

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L’antitrust indiana potrebbe accusare Google di abuso di posizione dominante nel settore advertising e prepara una multa miliardaria

Non c’è pace per Google in merito alle ricerche online. Da anni il colosso di Mountain View deve difendersi dalle accuse di favorire i suoi servizi sul proprio motore provenienti da Stati Uniti ed Europa. Nel Vecchio Continente la diatriba continua da diversi anni e sembrava essersi conclusa con la decisione di Bruxelles di imporre la separazione della pubblicità dagli altri business di Google ma l’Ue ha continuato la linea dura nei confronti del gigante statunitense promuovendo Statement of Objection. A ciò si aggiunge uno studio finanziato da Yelp che confermerebbe che Google manipola i risultati di ricerca per favorire i suoi prodotti. Negli USA, invece, l’azienda guidata da Larry Page ha recentemente trovato un accordo che soddisfa entrambe le parti. Dopo Ue e Stati Uniti ora anche l’India ha attaccato Google in materia di ricerche online.

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L’India accusa Google di abuso di posizione dominante per AdWords

Il quotidiano britannico Financial Times afferma che Competition Commission of India, ovvero l’antitrust del Paese con capitale Nuova Delhi, avrebbe aperto un fascicolo sulle attività di Google in materia di ricerche nel 2012. Le indagini avrebbero riscontrato un abuso di posizione dominante da parte del colosso del web per quanto riguarda il servizio di pubblicità AdWords. Come è avvenuto in USA ed Europa, Big G viene accusato di privilegiare i suoi prodotti a discapito di quelli dei concorrenti. Nel caso l’antitrust indiano decidesse di approvare un provvedimento contro Google, questa rischierebbe una multa fino al 10% del fatturato annuo, pari a circa 1,4 miliardi di dollari. Visti i precedenti scontri con l’Ue e le autorità statunitensi è probabile che anche questa volta l’azienda di Mountain View sarà costretta a chinare la testa e a modificare i suoi servizi.

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