I consigli di Webtrends per capitalizzare sulla wearable technology

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Secondo l’ultima ricerca di Strategy Analitycs, nel corso del 2015 Apple immetterà sul mercato mondiale 15 milioni di Apple Watch. Sotto tutti i punti di vista, Apple innescherà un’esplosione della tecnologia indossabile, creando una tendenza presto seguita dagli altri competitor.

Si stima una crescita complessiva del 511% del mercato globale degli SmartWatch, che passerà dai 4,6 milioni di unità del 2014 a 28.1 milioni nel corso del 2015; il mercato della tecnologia indossabile sembra essere qui per rimanere. In questo scenario, la sfida principale per chi si occupa di marketing è riuscire a capitalizzare su questo mercato. Webtrends propone cinque suggerimenti per sfruttare i vantaggi offerti dalla wearable technology.

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I dati sono amici

La tecnologia indossabile può essere una novità, ma ciò che non cambia è che la raccolta dei dati è fondamentale per profilare gli utenti e creare un’esperienza coinvolgente per i consumatori. I dati possono essere racconti da diversi canali, dalle survey al monitoraggio delle interazioni con i contenuti online di ogni singolo individuo. Oggi più che mai, è fondamentale utilizzare le informazioni esistenti sui clienti per offrire contenuti rilevanti al giusto target. Le informazioni raccolte dalla wearable technology possono sfruttare la grande quantità di informazioni già disponibili per offrire un profilo utenti altamente dettagliato.

L’importanza della personalizzazione

La personalizzazione contestuale – cioè il prendere in considerazione il contesto di un numero di fattori nel momento in cui si coinvolgono i consumatori con messaggi e contenuti – è di vitale importanza per qualsiasi campagna di marketing efficace. Sviluppare un unico messaggio ‘buono per tutti’ è sicuramente più facile, ma è molto probabile che ciò infastidisca i clienti fidelizzati e riduca la possibilità di coinvolgerli in futuro. Una ricerca condotta da Webtrends lo scorso anno ha dimostrato che nella sola Inghilterra ci sono più di 14 miliardi di email mai aperte nelle caselle di posta dei cittadini britannici e più della metà di queste provengono dai brand. Tanto più maturo è l’approccio alla raccolta dati, tanto più efficace sarà la capacità di creare messaggi di marketing veramente personalizzati. Per quanto possa essere fastidioso, assicuratevi sempre di chiedere agli utenti di acconsentire al trattamento dei loro dati personali.

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La geolocalizzazione è la chiave

La tecnologia indossabile giocherà un ruolo importante per la customer experience, in quanto per sua natura segue l’utente ovunque vada. Ciò fornisce una ricca fonte di dati geografici che può essere integrata con la tradizionale raccolta di informazioni sull’utente per arricchire ulteriormente i profili disponibili. Per esempio, se un consumatore sta usando una app per il fitness con tracking GPS mentre fa jogging, un supermercato potrebbe, attraverso una partnership con l’app, inviargli un alert alla fine dell’allenamento per proporgli uno sconto su un energy drink nel punto vendita più vicino. L’utilizzo dei beacon e della wearable tecnology diventerà una potente combinazione per offrire al consumatore tutto ciò che desidera online e in-store.

Pensare in grande

Oltre a utilizzare i dati a livello micro, i big data possono essere utilizzati per informare il marketing sulle tendenze generali dei consumatori. Ad esempio, le app per la gestione della dieta e il conteggio delle calorie possono essere utilizzate per individuare le tendenze alimentari in relazione ai dati demografici in diversi periodi dell’anno.

Arma a doppio taglio

Attenzione però a non essere troppo zelanti con le comunicazioni marketing. Una recente indagine condotta da Forrester ha messo in guardia contro i rischi del bombardamento di informazioni di scarso rilievo che possono causare il disinteresse da parte dell’utente. Forrester avverte che nonostante gli smartphone siano molto popolari e domineranno il mercato delle tecnologie indossabili, rappresentano nel contempo un’arma a doppio taglio, perché le notifiche considerate irrilevanti rischiano di infastidire profondamente i consumatori. Per evitare la saturazione, è fondamentale implementare una strategia di notifiche push matura e strutturata tenendo conto di tutti questi aspetti.

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